Coronavirus – Aggiornamento del 5 gennaio delle indicazioni per le parrocchie per l’emergenza sanitaria COVID

 

    1. Nota informativa sulle indicazioni governative dal 5 gennaio 2022
    2. Nota informativa circa le attività in parrocchia
    3. Nota informativa sulle celebrazioni
    4. Per approfondire: indicazioni dell’Osservatorio Giuridico Legislativo della Regione Ecclesiastica Lombarda e della Avvocatura dell’Arcidiocesi di Milano aggiornate al 5 gennaio 2022

1. NOTA INFORMATIVA SULLE INDICAZIONI GOVERNATIVE DAL 5 GENNAIO 2022

Il Consiglio dei Ministri in data 23 dicembre 2021 e poi 5 gennaio 2022 ha emanato nuove norme per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Alcune di esse – come l’obbligo di mascherina anche all’aperto; l’obbligo di mascherina FFP2 per eventi e il Green Pass “rafforzato” per alcune attività – hanno conseguenze su alcune attività delle Parrocchie.

In allegato di seguito le schede con le spiegazioni delle nuove indicazioni di legge.

Il Vescovo di Bergamo, Mons. Francesco Beschi, data la delicata situazione ribadisce l’invito alla responsabilità nell’applicazione attenta delle indicazioni di seguito riportate, condivise con la Conferenza Episcopale Lombarda, e rinnova l’appello alla vaccinazione così come sostenuto da Papa Francesco. Si tratta di una indicazione che richiede di tradursi, come obbligo morale, e per quello che è previsto, di obbligo legale, in comportamenti coerenti, dettati da uno spirito di sintonia ecclesiale e di responsabilità da parte di coloro che rivestono compiti di guida nelle comunità.

Nell’omelia del 31 dicembre 2021, il Vescovo Francesco così ha invitato tutti: “Facciamo memoria della pandemia, ma soprattutto di coloro che ci hanno lasciato, di coloro che hanno lavorato per la nostra salute e sicurezza; per l’educazione, la formazione, l’istruzione e l’informazione; di coloro che si sono adoperati per la ripresa economica e per la tenuta sociale. Facciamo memoria di coloro hanno gratuitamente e generosamente lavorato per il bene del prossimo e della comunità; facciamo memoria di tutte e ciascuna famiglia, nella loro forza, debolezza, sofferenza: consapevoli che le situazioni difficili e dolorose sono cresciute, ma ancor più è cresciuta la constatazione, mai scomparsa, di quanto la famiglia sia decisiva e di quanto la società nel suo insieme la debba promuovere, sostenere e proteggere. Facciamo memoria delle persone nella loro malattia e in modo particolare dei bambini malati, delle persone nella fragilità della condizione anziana, nella prova della detenzione, della povertà, del disagio psichico e sociale, nell’emarginazione, nella migrazione umiliante, nell’abbandono e nella solitudine e di quel imponente “esercito” di donne e di uomini che quotidianamente si prendono cura di loro. Facciamo memoria dei sacerdoti, dei diaconi, di quelli ordinati quest’anno, delle persone consacrate e di tutti coloro che nelle nostre parrocchie testimoniano la loro fede nel servizio della comunità.

Facciamo memoria, ricordando e pregando per le migliaia di famiglie che hanno avuto gli affetti più cari aggrediti, stravolti, stracciati, accumulando ferite profonde, che è responsabilità di tutti affrontare con serietà e rispetto. Quella serietà e quel rispetto che oggi ci impegnano ancora a sostenere il senso di responsabilità e di prudenza necessari a contenere il ritorno del contagio e le sue conseguenze più gravi. Facendo memoria così, benediciamo Dio e ringraziamo in Dio tutti coloro che, soprattutto nella semplicità della vita quotidiana, hanno realmente contribuito ad una fraternità non tanto proclamata, quanto vissuta, percorrendo coraggiosamente le vie del Vangelo”.

In fondo alla pagina sono riportate le indicazioni elaborate dall’Osservatorio Giuridico delle Diocesi Lombarde, ribadendo che queste linee sono da considerare lo strumento operativo per la Diocesi di Bergamo, che tutti (comunità, gruppi e singoli), nelle diverse modalità di impegno e di appartenenza, sono chiamati a mettere in atto per il bene personale, ecclesiale, sociale.

Comunque la linea generale è quella di una cautela alta e di un forte senso di responsabilità sociale nella fedele applicazione delle norme, coniugata a una sensibilità ecclesiale e pastorale.

Per gli approfondimenti consultare le note dell’Osservatorio Giuridico Regionale Lombardo in fondo alla pagina.


2. NOTA INFORMATIVA SULLE ATTIVITA’ IN PARROCCHIA

La tutela dei più deboli è da sempre considerata dalla Chiesa parte integrante della sua missione. Papa Francesco ha detto che “vaccinarsi è un atto di amore per se stessi, per familiari e amici, per tutti”. Gli fa eco la Conferenza Episcopale Italiana: “La tematica è complessa e la riflessione dovrà rimanere aperta. Nella cura della relazione pastorale non deve mai mancare l’attenzione massima a tutte le persone che s’incontrano e che s’intende servire. Resta fondamentale mitigare i rischi di trasmissione del virus, ancora pericoloso, specialmente nelle sue varianti. Per questo è bene continuare a osservare le misure di protezione finalizzate alla riduzione del contagio” (08.09.2021). È un appello che interpella le coscienze di tutti, soprattutto di chi è impegnato in modo particolare nell’incontro con i ragazzi, con gli anziani, con i fragili.

Essenziale è il rispetto delle NORME BASILARI che richiedono la distanza, la mascherina, l’igienizzazione delle mani e l’evitare assembramenti.

Chiunque è tenuto ad astenersi da ogni tipo di servizio nel caso in cui ci si venga a trovare con febbre o sintomi influenzali oppure in isolamento per positività. Se si è venuti a contatto stretto con un positivo e si è vaccinati con terza dose o da meno di 4 mesi con seconda dose, è obbligatorio l’uso costante della mascherina FFP2 (altrimenti si è obbligati alla quarantena).

Quanto sopra vale in ogni ambito, al chiuso e all’aperto, per adulti e per ragazzi, per qualunque attività di catechesi, di animazione, di formazione, di ricreazione, di proposta culturale. Altresì vale per gli spazi aperti comuni di incontro, aggregazione, sia per adulti che per ragazzi. Ad esempio: la mascherina va richiesto che sia tenuta anche dai ragazzi che giocano in modo informale nei cortili o nei campi degli spazi parrocchiali.

OBBLIGO DEL GREEN PASS

È necessario il Green Pass da vaccino o da guarigione (non è valido quello da tampone) per tutti i partecipanti sopra i 12 anni

  • per eventi occasionali pubblici, aperti alla libera partecipazione o, comunque, se vi è la presenza di un “cospicuo” gruppo di persone, sia all’aperto che al chiuso, siano formativi o informativi (es. riunioni genitori o assemblee parrocchiali), culturali, musicali, aggregativi, ricreativi,
  • per servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio (anche bar degli oratori) o in qualsiasi contesto (feste parrocchiali; ricorrenze; raduni e ritrovi) sia per il consumo al tavolo sia al banco, all’aperto o al chiuso (fa eccezione solo la vendita per l’asporto)
  • per sagre e fiere, sia al chiuso che all’aperto
  • per spettacoli aperti al pubblico (come concerti, proiezioni o rappresentazioni teatrali, anche se si tengono in chiesa), sia al chiuso che all’aperto
  • per incontri, sia al chiuso in aule o in chiesa che all’aperto: la circolare del Ministero dell’Interno del 20 ottobre 2020 precisa che non sono da considerare come convegni e congressi, fanno eccezione solo le “riunioni private” di team di lavoro, ad esempio, le assemblee societarie o gli incontri di staff. Quindi un incontro di catechesi adulti o di genitori è considerabile “convegno” anche se in chiesa, mentre la riunione dei catechisti o del consiglio pastorale può essere considerata una “riunione di lavoro” (se i membri sono stabili, nominati in un preciso elenco fisso, di numero ristretto). Qualsiasi incontro aperto alla comunità, dovunque si tenga, anche in chiesa, è da qualificarsi come “convegno” a meno che non sia strettamente “celebrazione rituale”.
  • per corsi di formazione per adulti di qualunque tipologia
  • per attività ginnica o di palestra, per pratica di sport di squadra, anche all’interno di strutture ricettive, per le attività sportive al chiuso nonché per l’uso di spazi adibiti a spogliatoi e docce
  • per gli spettatori di eventi e competizioni sportive, sia al chiuso che all’aperto

Il Governo ha stabilito l’OBBLIGO VACCINALE per tutti i cittadini over 50 anni (decreto del 5 gennaio 2022).

È necessario il Green Pass da vaccino o da guarigione (non è valido quello da tampone) PER TUTTI I VOLONTARI (che non rientrano già nell’obbligo vaccinale degli over 50): le norme governative equiparano “coloro che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato” (DDL ministero dell’interno). Vale quindi per tutti i volontari dei bar, delle sale delle comunità, delle iniziative parrocchiali per le quali ai fruitori è richiesto il certificato rafforzato. Sono da comprendere anche i sacristi, i ministri straordinari della comunione, gli impegnati nelle opere di carità, dato il servizio a contatto con le persone.

È necessario il Green Pass da vaccino o da guarigione (non è valido quello da tampone) PER TUTTI I CATECHISTI E ANIMATORI (che non rientrano già nell’obbligo vaccinale degli over 50): le norme governative equiparano agli insegnanti nelle scuole.

FANNO ECCEZIONE ALL’OBBLIGO DEL GREEN PASS solamente

  • le celebrazioni rituali compresi i cortei e le processioni
  • i momenti di catechesi o di animazione per bambini, ragazzi e adolescenti (non quindi per gli adulti presenti)
  • le riunioni dei consigli e dei gruppi parrocchiali (considerati “riunioni di lavoro” – cfr nota di specificazione sopra indicata)
  • la libera frequentazione degli spazi parrocchiali all’aperto, evitando però assembramenti e mantenendo la mascherina.

*PRECISAZIONE* – Se in una chiesa viene svolto un concerto (ugualmente una proposta teatrale o un evento culturale o di formazione) si considera applicabile la nuova normativa per teatri e cinema quindi la possibilità di presenza al 100% ma è necessario chiedere il green pass rafforzato e far tenere sempre la mascherina FFP2 (esclusi i protagonisti, attori, relatori).
In modo inverso, per le celebrazioni, poiché non si chiede il green pass, le persone devono sedersi distanziate a 1 metro con una capienza massima dell’80%. Proprio per l’eccezione particolare del non chiedere il green pass si abbia particolare cura del distanziamento.

In ogni spazio chiuso va definito il numero massimo di presenze possibili (si calcola orientativamente un metro quadrato a persona) e vanno garantite l’igienizzazione e il cambio d’aria dopo ogni attività o incontro.

Le norme ribadiscono che tutti restino seduti, distanziati di 1 metro e con la mascherina.

Nei teatri o cinema o grandi saloni (presupponendo uno spazio molto ampio e arieggiato) è possibile giungere fino al 100% della capienza, ma in questo caso tutti devono correttamente indossare la mascherina FFP2 (non sono più ammesse quelle chirurgiche) e avere il Green Pass rafforzato. Gli oratori o gli artisti possono non indossare la mascherina.

Per le attività che non sono gestite direttamente dalla parrocchia ma da essa solamente ospitate (es: gruppi esterni, corsi gestiti da associazioni o privati, assemblee di condominio) la responsabilità circa l’adempimento delle norme è degli organizzatori con le conseguenze annesse.
Clicca qui per scaricare modulo da far compilare alla prenotazione.

Non sono consentite le feste di compleanno dei bambini perché non si riuscirebbe a garantire la stanzialità e la tutela delle norme del distanziamento e della sicurezza.

È sconsigliata la consumazione di pasti al chiuso o all’aperto in occasione di un incontro di catechesi o animazione per adolescenti e giovani.

È sconsigliata la proposta di giornate di convivenza, campi o gite, comunque per attività che implicano un contatto di un’intera giornata è necessario che prima tutti vengano sottoposti a tampone (entro le 48 ore) in modo da creare una “bolla”, ciò poi non esime comunque dalle attenzioni prescritte di tutela.


3. NOTA INFORMATIVA SULLE CELEBRAZIONI

  • È necessario tenere 1 metro di distanza tra ogni posto. Proprio per l’eccezione particolare nelle celebrazioni del non chiedere il green pass si abbia particolare cura del distanziamento
  • È possibile per la comunione concedere ai fedeli di mettersi in fila, anche se è preferibile mantenere che le persone stiano al posto e sia il sacerdote a passare; si faccia però particolare attenzione a curare ampio distanziamento nello spostamento, facendo tenere sempre la mascherina e NON comunicando mai in bocca, ma solo sulla mano.
  • Non è permesso fare il bacio di reliquie o di oggetti di venerazione.
  • Circa i foglietti dei canti e della celebrazione si invita ad un uso singolo per ogni fedele e non più riutilizzato.
  • Per le processioni e i cortei non è richiesta la certificazione green pass essendo considerate una forma di celebrazione. Resta l’obbligo per tutti di indossare sempre la mascherina e di mantenere una distanza interpersonale di 1 metro e invece di 2 metri per coloro che cantano (senza mascherina) e per eventuali strumenti a fiato (es. bande). Si inviata a una particolare attenzione per evitare ogni tipo di assembramento.

4. PER APPROFONDIRE – INDICAZIONI DELLA CEI, E DELL’OSSERVATORIO GIURIDICO LEGISLATIVO LOMBARDO

Data la variabilità delle norme e delle situazioni specifiche, qualora ci fossero aggiornamenti verranno comunicati.

La Segreteria Generale è a disposizione per ogni necessario chiarimento, rimandando in caso agli specifici uffici di Curia per le proprie competenze.

Clicca qui per consultare anche tutte le disposizioni e indicazioni precedenti.