Dopo aver letto il proemio dell’Apocalisse, cominciamo ad ascoltare le lettere alle sette Chiese. E partiamo con Efeso. Già nelle celebrazioni festive abbiamo l’occasione di lasciarci raggiungere dal messaggio di questo scritto che poi, in settimana, verrà approfondito con la catechesi nei due appuntamenti del GIOVEDI’: ore 15.30 nella chiesa di Brocchione e ore 20.30 in chiesa parrocchiale. Ci guida don Maurizio Rota. Vorrei che ci sentissimo tutti coinvolti nel cammino di questo anno pastorale, con un’attenzione tutta particolare alla catechesi degli adulti. Dare l’esempio significa anche uscire una sera al mese per conoscere e gustare la Parola, attingendo forza al...primo Amore.
Qui sotto è riportato un passaggio delle riflessioni che l’allora Cardinal Bergoglio fece proprio a partire dalle lettere dell’Apocalisse.
...Con gli anni, il carattere delle persone, così come il vino, o migliora o s’inacidisce. Non è per caso che una persona diventa un anziano gioioso, rispettato dai figli e capace di dare consigli, un nonno che i nipotini vanno a trovare con allegria, per ascoltare storie. Così come non avviene per caso che un vecchio sia burbero, malizioso, fastidioso, scontroso o un vecchio senile, o un vecchio immaturo, e la preparazione di quello che saremo nella terza età comincia fin da subito, pregando per la nostra carità. Nell’Apocalisse c’è un brano che narra di quando il fervore iniziale abbandona la comunità che potrebbe esserci utile. La Chiesa di Efeso ha molti meriti: si è sempre comportata bene, ha sopportato la fatica, è stata paziente nella sofferenza, non sopporta i malvagi e ha sventato l’inganno dei falsi apostoli. Però il Signore va più a fondo e con un rimprovero assesta un colpo unico e definitivo alla Chiesa: <<Ho però da rimproverarti di avere abbandonato il tuo primo amore>> (Ap 2.4). Cosa significa <<recuperare la carità perduta>>? Cosa significa tornare al <<primo amore>>? Non è un po’ ingenuo? Il primo amore deve essere riconquistato, ma non a colpi di <<impeti>> eroici, come nella giovinezza, ma con l’unico colpo che fa cedere un cuore maturo.
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