Terra e... Pianoterra
Il nostro cuore è un pugno di terra, seminato di buon seme e assediato da erbacce. “Vuoi che andiamo a raccogliere la zizzania?” domandano i servi. La risposta è perentoria: «No, perché rischiate di strappare il buon grano!». L'uomo violento che è in me dice: strappa subito tutto ciò che è immaturo, sbagliato, puerile, cattivo. Il Signore dice: abbi pazienza, non agire con violenza, perché il tuo spirito è capace di grandi cose solo se ha grandi motivazioni positive, non se ha grandi reazioni immediate. Mettiamoci sulla strada su cui Dio agisce, adottiamo il suo stile: per vincere la notte accende il mattino, per far fiorire la steppa getta infiniti semi di vita, per far lievitare la massa immobile immette un pizzico di lievito. Questa è la attività solare, positiva, vitale che dobbiamo avere verso noi stessi. Dobbiamo liberarci dai falsi esami di coscienza negativi, centrati sul male. La nostra coscienza chiara, illuminata e sincera deve scoprire prima di tutto ciò che di vitale, bello, buono, promettente, Dio ha seminato in noi. E far sì che porti frutto. Arriviamo al termine del Cre e vorrei avere questo sguardo: lo so, io per primo vedo alcune criticità, ma voglio, proprio guardando questa parabola, vedere il buon grano: la vivacità dei ragazzi, il darsi da fare degli animatori, la passione delle mamme dei laboratori e della cucina, la partecipazione dei genitori alle serate, la possibilità di pregare insieme ogni giorno, l’amicizia nata tra tanti, l’esultanza per la squadra che vince, la genuinità di una frase scritta sul quaderno in fondo alla chiesa, la verifica serale, il desiderio di ritrovarsi anche oltre il tempo del Cre, le foto ricordo... Tutto questo è buon grano che biondeggia al vento e che ci stimola a continuare. Non preoccupiamoci prima di tutto della zizzania, dei difetti, delle debolezze, ma di coltivare una venerazione profonda per le forze di bontà, di generosità, di attenzione, di accoglienza, di libertà che Dio ci consegna. Facciamo che queste erompano in tutta la loro forza, in tutta la loro bellezza, in tutta la loro potenza e vedremo le tenebre scomparire. Questo è il messaggio della parabola: venera la vita che Dio ha posto in te, proteggila, porta avanti ciò che hai di positivo e la zizzania avrà sempre meno terreno. Tu pensa al buon grano, ama i tuoi germi di vita, custodisci ogni germoglio buono, sii indulgente con tutte le creature. E anche con te stesso. E tutto il tuo essere fiorirà nella luce.
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