Dopo di me - Prima di me
16-25-17-15-20-7- numeri da mettere al Lotto?
Magari qualcuno ci tenta (e se vince si ricordi chi glieli ha dati...)
Ma questi sono i partecipanti ai gruppi nelle case, una proposta dell’Avvento, per questi anni in cui tutte le Parrocchie sono sollecitate dal Vescovo a prendere coscienza della necessità della catechesi per gli adulti e ad agire di conseguenza. Siamo partiti bene: 100 persone non sono poche, insieme alla disponibilità di chi apre la casa, degli animatori che si preparano e guidano l’incontro, di chi porta la torta... di chi, pur non partecipando sa dell’iniziativa e ci pensa, di chi vorrebbe esserci ma non può perché è sera, è anziano, malato o solo...
E’ partita anche l’iniziativa "venite adoremus", l’adorazione quotidiana, ad ore diverse ogni giorno, perché uno che non si alza alle 6 possa andarci alle 11 o alle 18... Penso poi alla casetta in cartonato affidata a tutti i bambini e ragazzi della catechesi (ne abbiamo date 200) con l’invito ad aprire la porta (nella Domenica) e le finestrelle (nei giorni feriali ) e recitare l’invocazione che lì si trova, aprendo un momento di preghiera in famiglia.
E poi a tutto quello che uno può aver deciso per questo tempo forte. Mi pare sia questo il modo più vero per vivere l‘attesa del Natale.
Allora, iniziando la seconda settimana lasciamoci sollecitare dal profeta dolcissimo e irsuto, il Battista, che ci invita ad aprire i cuori a qualcosa - in realtà Qualcuno - che "viene dopo di me" (Mc 1,7) facendogli posto, fino ad accettare e amare che venga “prima di me”. L’Avvento ci riporta all’essenziale, a quel 'prima' che ci ricorda una cosa molto semplice: van bene le luminarie (abbiamo messo anche noi sul campanile 4 stelle lucenti ), gli alberi (li abbiamo acceso in Oratorio e in Teatro), i presepi (lo inauguriamo in chiesa parrocchiale dopo la messa delle 10.30), i regali, i panettoni... ma non deve mancare Lui.
Qualcuno, sapendo dei gruppi nelle case, dell’adorazione... mi ha chiesto se sono contento di come abbiamo iniziato l’Avvento in Comunità.
Sì, molto. Ma lo potremmo essere ancora di più. (E quel tale - P. -conclude: ma ta set mai contet...)
Avevo abbozzato questo affondo venerdì pomeriggio, quando all’appello mancava ancora un gruppo, quello in Campo delle Rane. Mi son detto: lascio lo spazio per completare i numeri, ipotizzando che ci potessero essere una ventina di persone; poi, scendendo da Città Alta, dal Consiglio Pastorale Diocesano con il Vescovo che finirà dopo le 10 di sera, completo e stampo. Ma, tornando, mi arriva il messaggio che all’incontro ce n’erano 6. Sì, 6, animatori compresi. Delusione. Profonda delusione, anche perché avevo esplicitamente chiesto io nell’incontro di preparazione di inserire quella zona, come attenzione ad una realtà giovane, con molti ragazzi e pensando alla benedizione delle case, alle famiglie dei battesimi, alle messe di maggio... E’ vero allora che la zona è difficile - come mi diceva qualcuno diverso da P. - che come dai il Bollettino lo trovi nella spazzatura, che di buste da lì ne arrivano 5 o 6, che non son proprio così carini come sembrano? Capite perché "ma ta set mai contet...?"