letterina 20150221

"Sì a la vida, no a la muerte"

donDordi

Care sorelle e fratelli, donne e uomini della nostra terra bergamasca: il Santo Padre ha autorizzato la pubblicazione del decreto di beatificazione di un uomo, un prete, un martire della nostra Diocesi. Il suo nome è don Sandro Dordi*. Ha percorso le nostre strade, si è formato nella nostra comunità.
Diventato prete ha iniziato la sua missione con una generosità che lo ha portato sempre più vicino ai poveri in Italia, in Svizzera e finalmente in Perù. Lì, dopo aver dedicato tutto se stesso alla missione evangelica vicino alla gente che gli era stata affidata, ha dato la suprema testimonianza: quella del sangue, morendo martire.
Oggi la Chiesa lo riconosce e lo onora così. Per me, per il carissimo mons. Lino Belotti, che da anni ha sostenuto questa causa, per la Comunità dei Preti del Paradiso, per i suoi familiari, per le persone che hanno lavorato con lui, per tutti i sacerdoti e per tutte le nostre comunità è una grandissima gioia.
Insieme a due padri polacchi, uccisi alcuni giorni prima di lui, diventano i primi martiri del Perù. La decisione del Papa lo unisce ad un altro martire il cui nome è familiare a tanti cristiani e anche non credenti: esempio di fede, di coraggio evangelico, di vicinanza agli ultimi. Si tratta del vescovo mons. Oscar Romero, che pure sarà onorato come beato.
Questo riconoscimento arricchisce ancora la nostra terra e la nostra Diocesi, capace di generare tanti santi e testimoni, che in questi ultimi anni abbiamo avuto la grazia e la gioia di veder riconosciuti dalla Chiesa universale. Nello stesso tempo siamo ancor più consapevoli di come questo dono ci impegni su una strada assai impegnativa. Quella che ci porta oggi e qui, oltre che nelle periferie del mondo, ad essere gioiosamente convinti di una fede che apre il cuore alla generosità più grande e coraggiosa, mettendo a disposizione la nostra vita e la nostra concreta disponibilità a pagare di persona per la fede, per il Vangelo , per il Signore. Grazie a Dio per questo dono, grazie a questa terra e a questa Chiesa di Bergamo per averlo accolto, coltivato e donato.

+Francesco, vescovo

*Don Sandro fu ucciso in un’imboscata, il pomeriggio del 25 agosto 1991. E sapeva bene a che cosa andava incontro, viste le minacce dei terroristi di Sendero Luminoso che sui muri del mercato di Santa scrissero: “Yankees, el Perù sarà la tu tomba”. Il 9 agosto a Pariacoto furono processati in piazza e “giustiziati” due giovani sacerdoti francescani polacchi, che stavano facendo un lavoro simile al suo, Padre Michel Tomaszek di 32 anni e Padre Zbignew Stralkowiscki di 35 (ora sono associati a lui nel processo di Beatificazione). Dopo quell’esecuzione, sui muri di Santa apparve la scritta minacciosa “Il prossimo sarai tu”. Non si indicava il nome, ma non fu difficile capire a chi si riferivano. In un cartello, portato bene in vista alla partenza della salma dall’aeroporto di Lima c’era scritto: “Sandro, contigo decìmos sì a la vida, no a la muerte” (Sandro, con te diciamo sì alla vita, no alla morte).

 

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