letterina 20150404

Vita sprecata... per amore

Giuda

Famiglia di risorti, questo siamo.
Qui non si getta la colpa sulle spalle dell'altro,
qui non si guarda a ciò che l'altro possiede come qualcosa di tolto a me,
qui non si svende la primogenitura per un piatto di lenticchie,
qui non si gettano i fratelli in cisterne o si vendono a mercenari perché ne invidiamo i sogni,
qui non si rimpiangono le cipolle che mangiavamo schiavi in Egitto e non ci si lamenta nemmeno di quel Mosè che Dio ha messo a capo del suo popolo,
qui non si uccidono i profeti,
qui non si fanno affari con chi affama i poveri,
qui non c'è bisogno di fare l'elemosina perché chi ha mette a disposizione di chi non ha e chi riceve vive nella gratitudine e impara un mestiere che gli dia dignità d'uomo.
I risorti in Cristo hanno già tutta questa vita dentro.
È il popolo dei battezzati nel suo Nome e nella sua Pasqua.
Resurrezione significa obbedire a ciò che siamo e smetterla di recitare una vita che non è la nostra e che ci costa l'unica vita che abbiamo. La vita sperperata nella stupidità e nel vuoto rimane nella tomba. Risorge solo la vita sprecata per amore.
Se oggi, in questa Santa Pasqua, io capissi che posso decidere ora cosa rimarrà di me nella tomba e cosa ritornerà a vivere, mi affretterei a mettere tutta la mia vita nell'amore e nello spreco d'amore, perché tutto di me risorga. Per non lasciare, come Gesù Risorto, nessuna traccia di morte, ma solo una scia luminosa di vita.

Buona Pasqua

don Giuseppe e don Giampaolo

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