AAA Cercasi persone

AAA Cercasi persone

Impegnativi, ma belli questi giorni tra voi. Ci si vede, ci si incontra, ci si guarda negli occhi, ci si parla … Tra un incontro e l’altro, tra un saluto e una battuta, ci si sta ambientando e si respira aria di comunità; di “una comunità di casa”. E questo lo cogliamo anche dagli aspetti aggregativi e organizzativi. Dico questo perché una qualsiasi famiglia, come una comunità, per essere “di casa”, ha bisogno di disponibilità e di responsabilità per “servire la vita dove la vita accade”.

E tra i servizi che aiutano una comunità a servire la vita, c’è quello delle pulizie degli ambienti. Qualcuno pensava magari chissà che cosa … Eppure sono rimasto colpito quando domenica scorsa, incontrando i genitori, e facendo appello alla carenza di persone che pulissero l’oratorio, in pochi giorni, sono arrivate disponibilità che mi hanno ossigenato. Ne mancano ancora, ma sono fiducioso! Dico questo perché in una comunità tutti devono fare la loro parte. Servire al bene comune non è compito solo di qualcuno, di qualche “vago” o “generico” volontario; è parte integrante del DNA di ogni donna e di ogni uomo, a maggior ragione per chi si dice, magari con un po’ di rossore, cristiano come me.
Da questo un accorato invito a tutti, ma davvero a tutti: siamo alla ricerca di persone (AAA Cercasi persone!!!) anche per le pulizie della Casa di Comunità, delle nostre numerose chiese, per la liturgia, come lettori e come voci nei cori, per i gruppi nelle case; per l’oratorio: chi dà una mano come catechista, per i turni al bar, il giropizza, l’animazione in oratorio di qualche domenica per i nostri figli … E tanti altri aspetti. Proviamo allora a guardarci intorno e chiediamoci: “ma io, che cosa posso fare per la mia comunità?”. A volte sento dire: “Io potrei, ma non so, non sono idoneo, non mi vogliono, sono troppo impegnato …”, e chi più ne ha più ne metta … Anche gli altri che si danno da fare hanno molte cose da fare, anche loro sono impegnati … “A buon intenditor poche parole”!
Basta così. Ci siamo intesi. La porta è aperta, anzi spalancata. Ti aspettiamo. Il mio cellulare l’avete e un caffè in casa ce l’ho. Fatevi vivi.
Grazie di cuore. d.Angelo

 

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