DUE MANI per L’ORATORIO

Da subito ho recepito di trovarmi in comunità vivaci, accoglienti e disponibili. Anche nel recente consiglio pastorale parrocchiale ho avuto modo di condividere queste impressioni che mi fanno sentire in comunità “di casa”.
Dico questo perché più persone mi chiedono: “Come sta? Come si trova?”. Non posso negare che mi trovo non bene, ma benissimo. E questo, grazie a voi! Del resto, mi auguro che anche voi vi troviate bene con me…

E lo “star bene”, “di casa”, passa anche nelle inevitabili richieste che sono necessarie fare perché “la casa comunità” funzioni sempre bene, al meglio!
Alludo all’oratorio. Sono stato edificato quando all’inizio, chiedendo disponibilità per le pulizie, ho trovato diverse persone volontarie, rinnovo il mio sincero grazie. Lo stesso per la casa di comunità, anche da Burligo alcune donne il giovedì fanno le pulizie. Anche se a motivo della pandemia, alcune iniziative, come il giropizza, sono sospese, c’è comunque bisogno di “riaprire” i battenti al nostro oratorio, non solo per la catechesi il sabato, la domenica e il lunedì, ma anche durante la settimana. Non tutti i giorni, ma, avvicinandoci alla quaresima, è mia intenzione proporre un pomeriggio insieme per i bambini e i ragazzi, nelle modalità che prima voglio condividere con le catechiste e gli animatori. Il mercoledì sera, con la ripresa degli allenamenti, un’altra opportunità si è aperta. Diversi mi dicono che in zona centro, non c’è un bar, un luogo di aggregazione. Mi suggeriscono: perché non aprire due orette la mattina l’oratorio per chi porta i piccoli a scuola, per chi va in comune o in chiesa per una preghiera, in banca o nei negozi … Gli stimoli ci sono, ma mancano le persone.
Lancio quindi un coraggioso invito: ci sono persone, magari alcuni pensionati, che potrebbero dare la disponibilità per la mattina e poi per almeno un pomeriggio durante la settimana? Butto la proposta.
Il mio pensiero non è dettato da un discorso economico, di guadagno, ma “di comunità”, per far casa davvero!

Sono fiducioso e aspetto una mano, anzi due mani per l’oratorio!
Un passo alla volta si cammina e si cresce. Un bel passo per prepararci alla festa di S. Giovanni Bosco.

Grazie di vero cuore.

d. Angelo

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