“Anèste-Alzati!”

“Anèste-Alzati!”

In principio la terra…
Niente di più che terra nella genesi del mondo. E la terra ci ricorda che noi siamo fatti di terra e chiamati col nome di terra: “terrestri”.

E’ il senso della terra che abbiamo messo in mezzo alla chiesa, con quella tela del nostro Stefano Nava che ci narra di Adamo, dell’Uomo/Umanità di ieri, di oggi e di sempre, che dalle mani di Dio è stato tratto dalla terra ed è diventato “vivente” e che poi, a causa del peccato, è tornato a quella terra da dove fu tratto, con quelle sconvolgenti parole di Dio: “Polvere tu sei e in polvere tornerai”. Questo è anche il significato delle ceneri che abbiamo ricevuto sul capo. Siamo quindi chiamati a “ripartire dalla terra” per coltivare la nostra “creaturalità” che è l’umiltà; anche perché, il termine “umiltà” richiama ancora una volta la terra e diventa pertanto un accorato invito a non crederci chissà chi, ma “a volare un po’ più bassi”, a terra appunto, ad “abbassare la cresta”, come siamo soliti dire, per imparare ad “essere noi stessi”: è il cammino dell’umiltà!
Un secondo segno accompagna il cammino dei quaranta giorni: la croce. Anch’essa dice l’umiltà di Dio. Soprattutto la particolarità di quella croce collocata sull’altare che si abbassa, che si avvicina, che ci copre di tenerezza, dice meglio di tante parole, l’umiltà di Dio che attraverso Gesù si abbassa verso di noi, ci raggiunge nelle nostre miserie, fino alla terra martoriata dell’Ucraina … E’ il grido dell’Umanità sofferente! Invochiamo il dono della pace e facciamo pace tra noi.
Le non poche proposte di questo tempo, in particolare ripartendo dalla Parola, con “Anéste-Alzati!-43 minuti di Vangelo” (attraverso la lettura continua del vangelo di Luca), ci aiutino a ricollocarci come credenti e come Chiesa dentro quel “progetto/programma pastorale” che più di ogni altro plasma di umiltà/umanità la nostra esistenza. Vale proprio il detto: “Provare per credere”.

Buona Quaresima e coraggioso cammino!

d. Angelo

 

    Leggi qui la Lette...Rina 

    Leggi qui il bollettino "La Lettera