La confessione: il cattivo esempio di Gesù

La confessione: il cattivo esempio di Gesù

Mi capita di incontrare persone che per diversi motivi non si confessano più, a volte anche per esperienze non troppo incoraggianti nella confessione dove magari hanno incontrato preti un po’ troppo rigidi o “canonisti”.

Sappiamo che la disciplina della Chiesa su alcuni peccati, per educare i penitenti, pone dei “paletti” che comunque non dovrebbero impedire la misericordia... Un prete anziano, qualche giorno fa mi confidava di aver sempre assolto tutti e di avere ora un po’ di scrupolo... L’ho incoraggiato con un racconto di papa Francesco: “Mi viene alla mente un grande sacerdote di Buenos Aires, ha meno anni di me, ne avrà 72... Una volta è venuto da me. E’ un grande confessore: c’è sempre la coda lì da lui... I preti, la maggioranza, vanno da lui a confessarsi... E’ un grande confessore. E una volta è venuto da me: "Ma Padre...", "Dimmi", "Io ho un po’ di scrupolo, perché io so che perdono troppo!"; "Prega... se tu perdoni troppo...". E abbiamo parlato della misericordia. A un certo punto mi ha detto: "Sai, quando io sento che è forte questo scrupolo, vado in cappella, davanti al Tabernacolo, e Gli dico: Scusami, Tu hai la colpa, perché mi hai dato il cattivo esempio! E me ne vado tranquillo...".
Per fortuna, o meglio per “grazia”, Gesù ci ha dato il cattivo esempio e ci regala gratuitamente la misericordia del Padre. Noi preti siamo a servizio di questo dono innanzitutto perché dovremmo sentirlo importante per noi, davanti ai nostri peccati, e poi dovremmo sentirlo importante per la nostra gente, per i loro peccati.
Sempre il Papa ricorda ai sacerdoti di non entrare in confessionale con il codice di diritto canonico ma con il Vangelo...
E’ quaresima, affrontiamo con serenità e con fiducia una “buona confessione”!

d. Angelo

 

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