Ma la Chiesa, di chi è?

Ma la Chiesa, di chi è?

Nei discorsi comuni sentiamo e diciamo di tutto sulla Chiesa: alleata al male, annacquata, che sa di corruzione, di mondanità … E chi più ne ha più ne metta.

Domenica scorsa invece, mi ha riempito di stupore e di meraviglia, quando trovandomi di fronte al testo dell’Apocalisse, ho ammirato finalmente una bella e vera immagine di Chiesa, diversamente da quelle immagini che tante volte io stesso critico e magari non amo, dimenticando che la Chiesa, come una mamma, anche quando sbaglia è sempre tua, mia e nostra madre e rimane madre per sempre… Trascurando che a volte la mamma sbaglia e la Chiesa sbaglia “per colpa” dei suoi figli, anche per colpa mia …
Grazie allora a S. Giovanni, abbiamo potuto contemplare nel suo libro, dei colori e delle pennellate che con arte ha saputo fissare, come Michelangelo nella “Sistina”, ricordandoci che la Chiesa è “Gerusalemme, città santa, da Dio, risplendente della gloria di Dio”, perché viene appunto da Dio, non è del Papa o del Vescovo, non è dei preti …
Scende dal cielo”: come il Figlio di Dio, la Chiesa non rimane arroccata sul monte, ma scende, si mescola di storia, si sporca le mani, si infanga, e proprio per questo a volte sbaglia …
Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino”. La Chiesa di Dio è “preziosa”, magnifica, splendida, vale, ed è quindi ricca, non per denaro o proprietà, ma perché ha Dio ed è ricca di umanità, di donne e di uomini di ogni tempo e di ogni storia.
È cinta da grandi e alte mura con dodici porte: A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e a occidente tre porte”. La Chiesa è sicura e protetta: “ha mura grandi e alte”, ma nello stesso tempo è una Chiesa aperta: “le dodici porte” dicono “grande apertura”! E’ quindi una città “spalancata” sui quattro punti cardinali, perché “nella Chiesa nessuno è straniero”.
Infine, la Chiesa di Dio chi ha al suo centro?

“In essa non vidi alcun tempio:
il Signore Dio, l’Onnipotente, e l’Agnello
sono il suo tempio.
La città non ha bisogno della luce del sole,
né della luce della luna:
la gloria di Dio la illumina
e la sua lampada è l’Agnello”.
La Chiesa che nasce da Dio si compie in Dio, grazie all’Agnello! Forse uno sguardo diverso, più credente, magari un po’ più dolce e materno, può aiutarci a conoscere meglio nostra Madre, la Chiesa di Gesù, e può incoraggiarci ad amarla di più, anche con le sue ferite e le sue rughe, ferite e rughe che ci appartengono e che sono curate dal sangue che è il balsamo dell’Agnello.

d. Angelo

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