Quando la fiaccola del cammino è la bellezza della Fede

Quando la fiaccola del cammino è la bellezza della Fede

Dura la vita da Ammiraglia. Non mi era mai successo. Di solito quando sento scattare il telecomando inizio a fantasticare su quanto potrà scendere l’acceleratore ma questa volta tutte le aspettative di sfrecciare per autostrade alla massima velocità si sono perse in 93 ore e quasi 1000 km, praticamente a passo d’uomo.


Non ci volevo credere sabato mattina quando ho capito, dopo qualche ora di tragitto che non avrei mai potuto essere più veloce della Fiaccola. E non che sia stato facile capire pure cosa o chi fosse la Fiaccola.
Avrei voluto gridare a più non posso, “salite che vi porto io in qualsiasi posto vogliate andare” ma niente, inesorabili uno dopo l’altro si avvicendavano lungo un percorso che pareva non finire mai.
Ho iniziato a chiedermi cosa può spingere un gruppo di persone a sottopormi a tale fatica per raggiungere una meta che all’inizio ignoravo. Pellegrini, podisti, ciclisti: impeccabili in queste canotte verdi da non perder mai di vista anche quando la strada non era delle migliori. Sempre lì, con un lento avanzare per far si che ognuno di loro arrivasse alla fine della propria tappa. Li ho conosciuti poco alla volta e adesso li riconoscerei tra mille altri, anche senza maglia verde. Non so quale siano le motivazioni di ognuno di loro ma in questi cinque giorni ho capito qual è la motivazione che li ha uniti e li unisce in questo viaggio... La Fede.
Pare sia una cosa molto importante ed è stato mio compito averne cura per tutto questo strano viaggio e solo una volta giunta a destinazione ho compreso a pieno l’importanza di prendersi cura della Fede, anche e soprattutto quella degli altri. E’ questo il compito dell’ammiraglia, aver a cuore la Fiaccola dall’inizio alla fine del cammino, assicurarsi che ogni portatore della fiaccola abbia sempre una luce accesa che lo guidi verso la meta anche nei percorsi più duri e più impervi.
In questi 900 km ho capito che la Fiaccola è la Luce della Fede che risplende in ognuno di voi, a volte come il sole a mezzogiorno altre come una stella lontana che però non si spegne mai perché c’è sempre qualcuno che la tiene accesa. Non serve esporla o manifestarla come un trofeo perché è quanto di più prezioso, intimo e personale possa esserci. Dopo 93 ore a velocità ridotta ho colto la bellezza dell’aver Fede, una bellezza che si rispecchia in tutti quei paesaggi che spesso quando viaggio veloce sfuggono e si perdono in immagini sfuocate. Dopo 93 ore ho capito che tutte queste fiaccole sono ogni giorno ammiraglie della bellezza che la speranza della Fede dona a tutti, anche quando spesso non si ha la capacità di vederla.
Oggi ritorno al punto di partenza, con l’acceleratore che scende anche troppo sull’autostrada cercando di imprimere per sempre il sapore del cammino fatto su altre strade, per altre vie e con altri ritmi, consapevole che nonostante il mio cambio automatico viaggiare a marce ridotte non è poi così male se si ha dei buoni compagni di viaggio e un fine comune.
Tornerò a riposo in qualche garage della concessionaria con la consapevolezza che in tutto ciò che ci circonda c’è la bellezza della Fede e che ogni cosa è stata creata per averne cura, proteggerla e farla propria.
Anche voi che leggete quindi dovreste come me, cambio automatico o no, essere ogni giorno della vostra vita ammiraglie della Fede, perché in questo viaggio c’è una Fiaccola in ognuno di voi che in qualche modo, con la preghiera e con il pensiero è giunta in 93 ore e 900 km a Pompei.

Marco, Martina, Alida, Marco, Nicola, Ilaria, Nicola, Ivano, Marco, Oscar, Paride, Michela, Virginia, Serenella, Gregorio, Luca, Roberto, Isolde, Fabio, Valter, Giovanni, Luca.

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