Il ministro straordinario della Santa Comunione ricopre in maniera straordinaria (ovvero solo quando si presenti una reale necessità) in particolare due tipologie di servizio liturgico nella distribuzione della Comunione:
- durante le Messe particolarmente affollate o per altre difficoltà in cui possa trovarsi il celebrante
- fuori dalla Messa in modo particolare ai malati in pericolo di morte o quando il numero dei malati che non possono partecipare alla Messa sia tale che i chierici non possono raggiungerli tutti.
Gli Ordinari del luogo possono designare, per un periodo determinato o in modo permanente, una persona adatta a cibarsi direttamente della Comunione e a distribuirla ad altri fedeli. È consigliato, inoltre, che tale persona riceva da un sacerdote autorizzato il mandato per tale ministero.
Infine tale ministro, sempre in assenza di chierici e accolito, può esporre il Santissimo Sacramento alla pubblica adorazione secondo le norme della chiesa locale senza però impartire la benedizione eucaristica.
Ai malati
Nel somministrare la comunione ai malati impossibilitati a partecipare alla Messa, il ministro potrà preparare una preghiera nella forma di breve celebrazione della parola di Dio. Qualora le circostanze lo richiedano, la Comunione potrà anche essere somministrata sotto la specie del vino. Coloro che assistono il malato possono, a loro volta, ricevere la Comunione osservando le norme prescritte.