letterina 20090419

L'affondo

Pulizie di Primavera

 

 

 

La Pasqua è preceduta dalle pulizie di primavera. Le pulizie in una casa sono organizzate tutto l’anno,ma in primavera hanno un carattere particolare. In coincidenza con l’aria nuova, le giornate più trasparenti,il pulsare della vita dentro la natura,esse esprimono un desiderio di rinnovamento totale, una segreta volontà di rinascita e di ripresa. Si aprono gli armadi, si scuotono i tappeti,si “tirano” i pavimenti, ed è come confessare che si vorrebbe purificare anche i pensieri, gli affetti, le speranze, le motivazioni abituali del vivere.
Vengono alla mente i versi che il coro recita in Assassinio nella Cattedrale di Eliot:
Il mondo è tutto sozzo.
Chiarite l’aria!
Pulite il cielo!
Lavate il vento!
Separate pietra da terra,
separate la pelle dal braccio,
separate il mondo dall’osso,
e lavateli.
Lavate la pietra,
lavate l’osso.
lavate il cervello,
lavate l’anima,
lavateli, lavateli !
Tutto è da lavare - così sembra - anche nel mondo d’oggi; tutto da purificare. Da dove cominciare a fare pulizia? Dalla politica come da più parti si invoca? E perché non incominciare da dentro le coscienze, ciascuno impegnandosi a spazzar via paure e tristezze, inerzie e compromissioni?
Non c’è che da assecondare l’aria nuova che si respira a Pasqua, quell’aria che circola nelle pagine ultime dei Vangeli. C’è aria nuova nel sepolcro di Lazzaro. C’è aria nuova nel sepolcro di Gesù.
Aria nuova anche nel cenacolo, una volta che le porte si sono spalancate. C’è un vento che soffia nella sala della Pentecoste e solleva tutto ciò che si è sedimentato sotto il peso della stanchezza, dell’abitudine, della rassegnazione. Entrerà quest’aria, come vento di primavera, anche negli spazi della nostra interiorità a portare, attraverso il sacramento del perdono, la freschezza di una vita risorta e l’animazione gioiosa della speranza che vince ogni delusione?

Luigi Pozzoli: Vedo un ramo di mandorlo

 

 

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