letterina 20101219

L'affondo 

Commuoversi e muoversi

Anche l’occhio vuole la sua parte e spesso  la ruba al proprio cuore. Non quel muscolo che sta al centro del petto: quello pulsa e basta. Il cuore che ci vede bene è l’amore.
Quante volte vediamo una persona e ci sfugge l’essenziale. Ne vediamo i difetti. Ne ricaviamo un’impressione netta di antipatia. Oppure non vediamo proprio nulla e quell’incontro genera solo apatia, insensibilità. Ma se a guardare è l’amore, ecco che l’essenziale  -rimasto invisibile agli occhi -  lo vediamo bene. Riusciamo a cogliere un’impronta di bene, una qualità nascosta. L’amore è il setaccio della vita: lascia  passare la polvere luminosa, che altrimenti resterebbe ancorata alle nostre scorie. La lascia passare perché  la veda bene.
E intuisce che è essenziale. C’è dunque un vedere che nasce dall’amore e genera amore. Mi viene in mente lo sguardo di Gesù. Quante volte egli è  passato e ha visto. Ma il suo vedere non è stato superficiale. Come quella volta - ce lo racconta il Vangelo di Matteo - che Gesù vedendo le folle, si commosse profondamente.
La commozione fa parte del nostro bagaglio umano. Oggi, forse, essa si manifesta in modo squilibrato, disordinato: ci si commuove giustamente per un animale abbandonato, ma poi l’embrione di quell’animale così particolare che è l’uomo è il meno difeso di tutti. Sembra che la commozione sia legata esclusivamente al sentire e al vedere, mentre ha scarso riferimento al pensare.
Anche Gesù si commuove, vedendo. Ma non si commuove perché vede gente affamata di pane, gente povera di cose e bisognosa di soldi. No, si commuove perché (le folle) erano stanche e sfinite, come pecore che non hanno pastore (Mt 9,36). Ciò che commuove Gesù va oltre la superficie di ciò che si vede. Il suo è un vedere interiore, che parte dal cuore e sa arrivare al cuore e ci insegna a commuoverci per quell’essenziale che è invisibile agli occhi.
Perché la commozione sia feconda occorre che sia seguita dall’azione. Non ha senso emozionarsi se poi non si fa nulla. Gesù si commuove e dà precise indicazioni ai dodici apostoli. L’amore, proprio perché ci vede bene, agisce.    

 

Numeri telefonici dei sacerdoti dell’Unità Pastorale:

Don Lorenzo (Gromlongo) 035 540059 ; 3394581382.

Don Umberto (Barzana) 035 540012; 3397955650.
Don Paolo (Burligo) 035 550081.
Don Giuseppe (Palazzago) 035 550336 ; 3471133405.

 

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