letterina 20110109

L'affondo 

Solitari e muti

A volte chiedo ai giovani di cosa hanno paura. La maggioranza di loro dice della solitudine. Come è possibile? Tutti così ammucchiati e pigiati, immersi nel rumore, cullati dalla musica, avvolti di immagini...Forse tanta presenza non basta per salvarsi dalla solitudine. Una solitudine che intravedi nei gesti del corpo, nel nostro apparente rimanere distaccati, nel non mostrarsi coinvolti che nasconde un gran bisogno di contatto e di incontro.
Lo vedi da come ciascuno di noi controlla continuamente se ci sono messaggi nel cellulare per far capire che non siamo soli e che qualcuno da qualche parte ha bisogno di noi. Viviamo fra queste molteplici solitudini, con visi irrigiditi dalla preoccupazione tenace di nascondere una interiorità che non sappiamo raccontare. Oggi la pubblicità sembra dirci che è bella la bocca di una donna, che sono belli gli occhi di una donna; credo invece che non è bella la bocca, ma il suo sorriso, non sono belli gli occhi, ma lo sguardo. Ci fanno credere che si deve comunicare con gli altri con una apparenza statica, in realtà si comunica con gli occhi, i sorrisi, gli sguardi, i piedi.
Cerchiamo di sfuggire alla solitudine provando a conoscere un maggior numero di persone possibile, mentre è solo se si è capaci di generare intimità e alleanze stabili che si allontana una inevitabile solitudine. Forse è per questo che la tendenza negli ultimi tempi è quella di frequentarsi in piccoli gruppi percependo che nella massa ci si perde e ci si sente ancora più soli. Nel piccolo gruppo, infatti, gli altri mi vedono, mi ascoltano, mi fanno sentire una persona e non un numero.
Bisogna non aver paura di guardarci dentro e ritrovare l’intimità con noi stessi sapendo che nelle cose più profonde e più importanti noi siamo indicibilmente soli e non possiamo scappare dall’esserlo.
In realtà è proprio se non siamo collegati con noi stessi che viviamo solitudini tristi e non abitate

Luigi Verdi

 

Numeri telefonici dei sacerdoti dell’Unità Pastorale:

Don Lorenzo (Gromlongo) 035 540059 ; 3394581382.

Don Umberto (Barzana) 035 540012; 3397955650.
Don Paolo (Burligo) 035 550081.
Don Giuseppe (Palazzago) 035 550336 ; 3471133405.

 

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