Mi ha un po’ sorpreso e, anche, irritato, leggere che Vasco Rossi-di cui le cronache negli ultimi tempi hanno parlato per “il male di vivere” e per il matrimonio a 60 anni- ha detto alla comunità di San Patrignano sul problema droga: “E' davvero inconcepibile come possiate voler entrare in una discussione che non vi compete... Un pacato silenzio sul problema sarebbe da parte vostra piu' opportuno, elegante ed auspicabile”. Per Vasco l'ottica di San Patrignano e' limitata al momento dell'aiuto e del recupero del tossicodipendente e non a quello in cui i ragazzi muovono un primo, timido passo nella scellerata via del consumo. Voi siete necessari e fondamentali solo quando e se saranno gia' ben avviati su quella strada, cioe' molto dopo ancora, quando ormai - scusatemi- 'la frittata e' fatta'. Non occupatevi di come gestire le uova, per cortesia. Non e' un compito vostro'. Forse, in questo “prima” ha voce in capitolo uno come lui che per anni ha “ammaestrato” ragazzi e adolescenti col tam tam di una “vita spericolata”. Intendiamoci: un po’ tutti canticchiamo una canzone di Vasco; non c’è karaoke che si rispetti che non preveda alcuni suoi brani... Ma c’è chi ne ha fatto una filosofia di vita. Molte comunità, come S.Patrignano, con impostazioni diverse, han cercato di dare una risposta al vuoto riempito da droghe e dipendenze; però, dice il guru, loro non si permettano di entrare in campo fin quando “la frittata è fatta”. E bravo! Dillo a un papà o ad una mamma, che stanno vedendo il figlio cadere in un precipizio! Sarebbe interessante presentare il conto di quante vite spezzate, di quante famiglie distrutte, di quanti problemi suscitati anche dal modello “di una vita che se ne frega, che se ne frega di tutto sì”. Il conto di genitori che han dovuto raccogliere i cocci di esistenze rovinate. I responsabili della comunità hanno risposto: "Ci occupiamo anche di gestire le uova e non ci prendiamo cura dei ragazzi soltanto quando ormai la frittata e' fatta". E ancora: "Difendiamo con forza la liberta' delle persone di non drogarsi e di non essere schiave di una sostanza che, come sai, distrugge l'uomo, i rapporti sociali, le famiglie. Se solo conoscessi in modo diretto la disperazione dei genitori che ci chiedono di salvare il loro figlio che ha distrutto tutto, forse ti renderesti conto di cosa vuol dire difendere concretamente la liberta'".
|