L'Epifania chiama a far splendere in noi la verità, e in modo brillante. Succede spesso, invece, che ci presentiamo con sforzi, strumenti e modi alquanto dubbi e lontani dalla verità, come coloro che a tutti i costi vogliono illuminare gli altri e indicare loro la retta via smarrita. Ecco che allora, invece che epifanie, diventiamo sempre più befane, cioè mostriciattoli e sgorbi che travisano il reale e il vero, per far piacere a noi stessi e agli altri, per avere più potere verso di loro, e per godere degli altri e delle cose che ci circondano. Befane che vediamo dappertutto: nell’ambito religioso e spirituale con funzionari del culto che assumono nei riti e nel fare atteggiamenti lontanissimi dal proprio essere; predicatori che sfornano belle parole e dolci afflati, senza toccare minimamente il cuore: befane, altro che epifanie! E poi, nel settore sociale, umano, morale, famigliare, e nel rapporto personale: quante volte appare la befana della verità, invece della epifania della realtà! L'Epifania è uno specchio che ci rivela chi siamo, e che luce abbiamo. Lo scintillìo delle mode e delle appariscenze umane e mondane non ci contagia forse ogni giorno, tramutandoci in potenziali dirigenti di aziende famigliari, sociali, umanitarie, politiche e perfino religiose? Non vediamo forse anche noi, nella verità, un potenziale e pericoloso concorrente per i nostri personali ideali, per i desideri e gli istinti erodiani che ci sorgono dentro, per il nostro fare secondo quello che noi crediamo giusto, nobile e vero, al di là di ogni confronto? L'Epifania porta via tutte le feste, cioè tutti i nostri godimenti e festeggiamenti egoistici del nostro io, richiamandoci che solo alla luce della stella della verità il nostro cammino può contribuire alla luce, alla pace e alla rivelazione della gioia, per noi e per tutti.
(da don Luciano Sanvito)
Insomma, Magi e non Befane...
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