Fatima
Qual è il motivo delle apparizioni della Madonna, nella storia?
«Le manifestazioni mariane sono un fenomeno ricorrente nella storia della Chiesa. Fondamentale, per comprenderle, è la categoria dell'incontro. Si tratta, infatti, di eventi in cui la Madre del Signore visita determinate terre perché vedano Maria e ascoltino quanto ella ha da dire con le parole, con il silenzio e con eventuali segni (come il miracolo del sole a Fatima). E i veggenti dovranno poi avere la pazienza e la forza di annunciare agli altri quello che essi hanno sperimentato, anche se tutto ciò procurerà loro difficoltà e sofferenze. Maria però non viene per annunciare se stessa, bensì quel che la Trinità le chiede di far conoscere a determinati individui e comunità. Le manifestazioni mariane nascono dunque dalla "preoccupazione" di Dio per la vita e il futuro dei suoi figli»
Questa presenza di Maria è spesso accompagnata da messaggi profetici. Che obiettivo hanno?
«In molti casi, come a Fatima, ella rende pubblicamente conoscibile e comprensibile il futuro che potrebbe riguardare alcune comunità cristiane e il territorio che esse abitano. Senza tale rivelazione particolare, questo futuro non è benedetto, bensì maledetto, nel senso che è all'insegna della morte e della sofferenza, e non della vita. La conoscenza del futuro offerta dalla profezia ha quindi lo scopo di rendere evidente, nel presente, una malvagità che si camuffa, presentandosi come bontà e giustizia. Stanare questo male, obbligandolo a mostrarsi per quel che è veramente, risulta il passaggio necessario affinché il futuro maledetto non accada, anzi possa essere modificato in futuro di benedizione. In sostanza, la profezia non rende nota l'immutabilità del futuro, ma illumina il presente per costruire un futuro nuovo e diverso, che corrisponda alla preoccupazione di Dio».
Qual è dunque l'attualità di quel messaggio?
«Oggi, dopo cento anni, l'Europa e il mondo intero, attraverso l'opera della Chiesa, si ritrovano di fronte a questa profezia. Si tratta di un momento favorevole, di un'occasione preziosa, per l'Europa e per il mondo. Il futuro annunciato nel 1917 si è in parte compiuto, in parte no. Il male e la malvagità continuano a occultarsi e nascondersi, in forme che sono sia simili che differenti rispetto a quelle del 1917. La profezia del Segreto attende ancora una risposta. L'Europa e il mondo devono scegliere se continuare la "Terza guerra mondiale a pezzi" di cui parla papa Francesco - e in essa continuano a moltiplicarsi gli inferni temporali ed eterni dove si bestemmia il nome di Dio - oppure se intraprendere le vie del cambiamento che sono l'esperienza credente (il Cuore immacolato di Maria), il rifiuto dell'ateismo di comodo e la promozione di una esperienza religiosa di qualità (la consacrazione della Russia alla Madonna), il coraggio dell'amore del nemico (la penitenza del vescovo vestito di bianco). Vie nelle quali si condensa l'eredità ecclesiale del concilio Vaticano II, che attende anch'essa cuori, corpi e menti che l'assumano come programma di vita».
Stralci di intervista al mariologo Gian Matteo Roggio