letterina 20180121

"Se in chiesa entra l'amore"

Già questo titolo annunciato in internet mi aveva fatto reagire. Poi, sul sito della Diocesi ho trovato un articolo nella rubrica “Diario di un prete” che voglio condividere in alcuni dei suoi passaggi. Il titolo è quello di un articolo di Mancuso che racconta dei funerali di Alex Ferrari e Luca Bortolaso, coppia di giovani omosessuali morti tragicamente nelle feste di Natale. Penso che tutti l’abbiamo sentito nei telegiornali.
Qui non si tratta di imbracciare il Diritto Canonico, canone 1184, sulla negazione delle esequie ecclesiastiche ad alcune categorie di persone (i cosiddetti “peccatori manifesti” i cui funerali costituirebbero scandalo per i fedeli: è l’articolo, ad esempio, per il quale non si è concessa la celebrazione dei funerali in Chiesa di Totò Riina).
Il Diritto Canonico deve essere letto alla luce del Vangelo, non viceversa. Ma ciò che fa specie e, anche, indispettisce è il titolo “Se in Chiesa entra l’amore” che fa nascere spontanea una domanda: fino ad ora cosa c’è stato nella Chiesa? Il memoriale della passione, morte e Risurrezione di Cristo cosa è? I Sacramenti cosa sono? La carità, le opere di bene in generale, l’impegno di tanti, consacrati e laici, cos’è? Non è amore? Un titolo come questo mi inquieta, perché pare suggerire che in Chiesa sia entrato l’amore solo nel momento in cui si è concesso il funerale a una coppia omosessuale. Seppellire i morti è opera di misericordia, pertanto è giusto concedere le esequie ecclesiastiche ad Alex e Luca, però potrebbe esserci un pericolo. È certamente vero che lo sguardo della Chiesa sull’omosessualità sta cambiando; gli studi, anche teologici, stanno lavorando molto sul tema, così come è altrettanto vero che troppe volte le coppie omosessuali sono state oggetto di comportamenti disumani e vergognosi, anche da parte di chi si è definito cattolico. Tuttavia, un titolo come quello in questione sembra quasi lasciar intendere che l’amore omosessuale debba essere visto come la forma paradigmatica dell’amore stesso, come se l’amore tra un uomo e una donna fosse di serie B, pena una Chiesa nella quale l’amore non entra.
No, l’amore è costitutivo della Chiesa, perché la Chiesa è di Dio, che ama tutti e ciascuno, senza distinzioni: sulle altre questioni, continuiamo la riflessione e il confronto civile, nel rispetto della dignità umana e alla luce del Vangelo.

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