Una volta si leggevano libri con il coltello in mano. Niente di avventuroso, le pagine andavano separate e rifilate lungo i bordi. Ne venivano fuori alla fine dei libri sfrangiati. Mio padre leggeva e tagliava mentre gli giocavo tra i piedi in silenzio, la sera prima di cena.
Mi è capitata un'edizione da coltello in mano e ho ricordato.
Un tempo si usavano tagliacarte, io ho fatto con quello del pane. C'era la povertà subito fuori, ma in casa non sono mancati il cibo, i vestiti, l'istruzione. Lo capiva pure un bambino sbadato, che c'era la povertà e cos'era. Mancanza di spazio, di scarpe, di domeniche, di sazietà. Mancava pure l'affetto. I bambini dei poveri incassavano colpi da togliere il respiro a me che li sentivo battere a tamburo dalla strada fin dentro le orecchie tappate. Era colpa dei soldi la mancanza di affetto.
Vedevo le monete: la cinque lire con il delfino su una faccia e il timone sull' altra, la dieci lire con la spiga e l'aratro. Valevano in cambio di qualcosa, oppure da elemosina, che non era uno scambio. Mamma ne dava a chi chiedeva a mano vuota.
"Fai la carità?" chiedevo. “No, faccio elemosina. La carità non c’entra coi soldi."
"E con che cosa c'entra?"
Facevo le domande, lei si scocciava di rispondere.
I soldi erano invisibili. Chi li aveva poteva comprare al negozio senza tirarli fuori.
"Segno?", "Segnate". Il bottegaio toglieva la mezza matita da sopra l'orecchio e scriveva la somma non pagata da saldare a fine mese. Inutile chiedere a mamma, dovevo capire da solo la faccenda dei soldi. Quelli ben vestiti non pagavano, gli altri dovevano, se no niente.
Nei negozi c'era il cartello: "Per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno". Ci ho messo parecchio tempo a capire che il credito era il modo di non pagare subito. Il cartello serviva a scoraggiare i poveri. Il qualcuno erano loro, colpa era la povertà. Sapevano bene che il credito si faceva, i ben vestiti uscivano senza pagare. "Segno? ", “Segnate”.
Un panettiere invece faceva credito pure ai poveri. Allora decisi che quella era la carità, come aveva detto mamma non c'entravano i soldi.
Da Erri De Luca: A grandezza naturale. Feltrinelli
Gli Appuntamenti:
- Domenica 20 giugno FESTA PATRONALE SAN GIOVANNI BATTISTA.
Ore 10.30: Memoria del Battesimo.
Ore 18.00 Concelebrazione presieduta da don Giampaolo Tironi nel segno del grazie per i suoi anni in mezzo a noi. Al termine mandato agli animatori Cre 2021.
Apericena in Oratorio aperto a tutti - Lunedì 21 giugno,
ore 20.30 formazione animatori Cre. - Giovedì 24 giugno, festa della Natività di San Giovanni Battista, patrono.
Ore 20.30 Celebrazione in chiesa parrocchiale presieduta da don Lorenzo Micheli nel 25° di sacerdozio.
Segue dolce in Oratorio. - Domenica 27 giugno XIII Tempo Ordinario.
Ore 15.30 Battesimo di Tommaso Mazzoleni e Samuele D’Adda.
Varie:
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Da Sabato 12 giugno, la messa del sabato viene posticipata alle ore 19.00
(a Burligo alle ore 18.00).
In settimana cambio orario per messe dei giorni feriali: ore 20.00. -
E' in distribuzione il nuovo Bollettino La lettera.
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Feste patronali di San Giovanni Battista.
Domenica 20 giugno ore 10.30 Memoria del Battesimo.
Ore 18.00 Celebrazione di ringraziamento per don Giampaolo Tironi. Segue apericena in Oratorio. -
E’ iniziato il restauro in loco dell’Assunta del Moroni.
Lunedì e Giovedì, in mattinata, dalle 9.15, è possibile seguire dal vivo i lavori nel salone della Casa di Comunità. -
CRE : dal 28 giugno al 23 luglio, dalle 9.00 alle 17.00 con possibilità di mensa.
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Assisi 2 e 3 media: 5-6-7 luglio.
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XIII Festa di Comunità dal 20 agosto al 5 settembre.
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Saluto di don Giuseppe Domenica 12 settembre
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Ingresso di don Giuseppe a Cologno al Serio Domenica 19 settembre
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Ingresso di don Giampaolo a San Colombano, Bergamo Sabato 25 settembre.
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Ingresso di don Angelo Riva a Palazzago Domenica 3 ottobre.
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