letterina 20090628

L'affondo

 

Dio ha un pensiero


Dio non basta accoglierlo, occorre saper accogliere un Dio diverso da come te lo aspettavi. E’ il Dio dei ribaltamenti. Giovanni uomo austero, fuori da ogni moda, che non concentra su di sé, ma rimanda ad un altro, che non predica sulle piazze ma nel deserto, che non va a cercare la gente ma è la gente ad andare da lui. Grida e vive nel deserto e nel silenzio, nel luogo dove ognuno è ripulito dall’abitudine e ritrova il suo splendore e la sua forza originaria, dove ci sono parole che ti trasformano. Giovanni richiama un’esigenza fondamentale per ognuno: ri-ordinare la propria esistenza. Giovanni con la sua austera coerenza e il suo distacco da ogni ambizione personale, sembra sbatterci in faccia la domanda. "Chi sei?".
La gente va da lui a chiedere:"Cosa dobbiamo fare?"
La sua risposta è sempre pratica e riguarda la giustizia:"Non esigete niente di più di quanto fissato"; la carità :"Chi ha due tuniche ne dia una a chi non ce l’ha"; il rispetto:"Non maltrattate, né estorcete niente a nessuno". Chiede di rimanere al proprio posto in modo diverso.
Giovanni è figlio di Zaccaria e Zaccaria in ebraico significa: Dio ha un pensiero. Ecco il pensiero e il sogno di Dio: trovare persone come Giovanni che non hanno bisogno di protagonismo, né di cercare proseliti e tantomeno di rumore.
Prima di partorire Giovanni, Elisabetta sua madre, rimane chiusa cinque mesi in casa per la vergogna di essere incinta a quell’età, e suo padre Zaccaria resta muto per tre mesi per la sua mancanza di fiducia. Ci vuole silenzio e umiltà quando Dio si fa così vicino.


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