Andrea del Sarto,
Santa Margherita,
Duomo Pisa
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Secondo una passio confusa e leggendaria, redatta in greco da Teotimo (che si dichiara testimone dei fatti), Margherita nacque nel 275 ad Antiochia di Pisidia. Figlia di un sacerdote pagano, dopo la morte della madre fu affidata ad una balia, che praticava clandestinamente il cristianesimo durante la persecuzione di Diocleziano, ed allevò la bambina nella sua religione. Quando venne ripresa in casa dal padre, dichiarò la sua fede e fu da lui cacciata: ritornò quindi dalla balia, che la adottò e le affidò la cura del suo gregge. Mentre pascolava fu notata dal prefetto Ollario che tentò di sedurla ma lei, avendo consacrato la sua verginità a Dio, confessò la sua fede e lo respinse: umiliato, il prefetto la denunciò come cristiana. Margherita fu incarcerata e venne visitata in cella dal demonio, che le apparve sotto forma di drago e la inghiottì: ma Margherita, armata della croce, gli squarciò il ventre e uscì vittoriosa. Per questo motivo viene invocata per ottenere un parto facile. In un nuovo interrogatorio continuò a dichiararsi cristiana: si ebbe allora una scossa di terremoto, durante la quale una colomba scese dal cielo e le depositò sul capo una corona. Dopo aver resistito miracolosamente a vari tormenti, fu quindi decapitata il 20 luglio(dies natalis) del 290 all'età di quindici anni. Nel X secolo il suo corpo fu trafugato da Agostino da Pavia che voleva portarlo nella propria città. Giunto però nell'abbazia di Montefiascone egli si ammalò e morì, lasciando la reliquia in quel luogo: sono comunque diverse le località, soprattutto italiane e francesi, che vantano il possesso delle sue reliquie.
Il culto
Santa popolarissima nel medioevo, Giovanna d’Arco dichiarò che una delle voci celesti che udiva era proprio quella di santa Margherita (che le appariva insieme all'Arcangelo Michele e a Santa Caterina d’Alessandria). Spesso assimilata ad altre sante (Caterina d’Alessandria, Pelagia, Reparata) è inserita tra i quattordici "santi ausiliatori" che venivano invocati nei momenti difficili. È molto venerata (col nome di Marina) anche dalla Chiesa ortodossa, che ne celebra la memoria il 17 luglio e la invoca contro le febbri malariche. La stessa data è utilizzata nelle regioni meridionali dell'Italia, dove il culto fu probabilmente importato da monaci bizantini durante le persecuzioni iconoclaste.
Nella chiesa di Carosso si può ammirare la tela restaurata attribuita al Cesareni: Madonna in gloria con Santa Margherita e Maddalena (1731)
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