letterina 20101010

L'affondo 

Il dono del figlio

Leggo del rapimento di un bimbo appena nato e del suo ritrovamento. Ogni giorno veniamo a conoscenza di ruberie di ogni genere. Ma cosa significa un figlio rubato? Cosa attraversa il cuore della sua mamma e del suo papà?
Ero ancora bambino, quando su una spiaggia è scomparso mio fratello, il più piccolo. Non dimenticherò il volto di mia madre nei pochi minuti che è durata la sua assenza: si era semplicemente perduto. Quante volte ho incrociato lo sguardo di uomini e donne che il figlio l’hanno perduto per sempre, rapito dalla morte. Dolore, angoscia... incalcolabili. Perché? Chi è un figlio per suo padre e sua madre? Come posso rispondere a questa domanda, io, che di figli non ne ho? Ricordo ancora un’anziana signora, con abiti dimessi, entrata per riposarsi nella grande casa di cui ero responsabile. Mi sono seduto accanto a lei e mi ha raccontato di suo figlio in carcere: doveva scontare trent’anni e lei si spostava di città in città per stargli vicino. "È sempre mio figlio", mi disse.

Nasciamo tutti figli; e poi? Diventiamo grandi, adulti: e non è facile. Sembra
che questo avvenga nella misura in cui ci emancipiamo dalla condizione di figlio, come se fosse solo una dipendenza. Ma è proprio così? Cosa significa essere figli? Sono domande che si succedono, in un tempo in cui non possiamo dare per scontate neppure le cose più antiche.
È in un orizzonte di interrogativi che consegniamo questo programma pastorale, ancora una volta dedicato alla famiglia. Alla famiglia giovane che si dispone e vive la nascita del primo figlio e poi di altri: e pure questo non è scontato. Alla comunità cristiana, chiamata a crescere nella fede a partire da questa esperienza. Siamo consapevoli di vivere in un tempo di contrazione demografica consistente e persistente nei paesi occidentali: alcuni la paragonano ad un autentico inverno, senza sapere se vi sarà una primavera. Nel frattempo nascono e crescono i figli delle persone che provengono da paesi lontani e diversi dal nostro: si tratta di una realtà nuova che guardiamo con speranza, nella prospettiva di un mondo in cui diverse provenienze e culture si incontrano in maniera sempre più ravvicinata e interdipendente, senza sottovalutare i problemi che questo comporta. 

Vescovo Francesco Beschi.
Programma pastorale 2010-2011

 

 

Numeri telefonici dei sacerdoti dell’Unità Pastorale:

Don Lorenzo (Gromlongo) 035 540059 ; 3394581382.

Don Umberto (Barzana) 035 540012; 3397955650.
Don Paolo (Burligo) 035 550081.
Don Francesco 3333673045.
Don Giuseppe (Palazzago) 035 550336 ; 3471133405.


 

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