letterina 20110312

L'affondo 

Preghiera, digiuno, condivisione

Tempo di Quaresima. Un tempo prezioso per la vita del credente, perché posto sotto il segno del rinnovamento e della conversione. Come ciascuno di noi sa bene, la conversione non è mai un evento accaduto una volta per sempre, ma è un dinamismo che dobbiamo rinnovare a ogni età, in ogni stagione, ogni giorno della nostra esistenza. Capita infatti che noi allentiamo le forze, ci stanchiamo, siamo preda dello smarrimento e della consapevolezza della nostra debolezza. Non siamo capaci di vivere sempre un’esistenza pasquale: l’incostanza, l’abitudine, la routine ce lo impediscono. Ecco allora il tempo propizio della Quaresima, tempo di "esercizi cristiani" come lo chiama il monaco Enzo Bianchi, tempo in cui intensifichiamo alcune azioni e riprendiamo alcuni atteggiamenti che, ripetuti con particolare attenzione e forza, ci permettono di sviluppare, confermare e accrescere le nostre risposte alle esigenze della sequela cristiana. Per questo, la sapienza della tradizione cristiana consiglia al cristiano in questo tempo quaresimale soprattutto la preghiera, il digiuno e la condivisione. Tre azioni che già nella tradizione ebraica erano considerate le tre colonne per la vita del "giusto" e che non a caso Gesù raccomanda nel discorso della montagna. Si tratta di tre impegni che costano materialmente, ma che sono essenziali per vivere nella libertà, lontano dall’alienazione degli idoli: la preghiera infatti significa privarsi del tempo per donarlo a Dio, il digiuno è privarsi del cibo per spogliarsi personalmente, la condivisione è privarsi di quanto si possiede personalmente per farne parte a quanti fanno più fatica. Perché questo sia possibile, occorre custodire l’ascolto e il confronto con la Parola. Nella vita spirituale si cresce a misura che si scende nella profondità dell’ascolto. Non dimentichiamoci che la stessa preghiera cristiana è anzitutto ascolto. È accoglienza di una presenza, è relazione con un Altro che ci precede e ci fonda. Pregare, infatti, non è chiedere che Dio realizzi i nostri desideri, ma comporta il predisporsi alla volontà di Dio che si concretizza nell’amore. La preghiera, per questo, non è scissa dalla vita, ma ascolto che la trasforma e la guida continuamente.   

Mons. Francesco Beschi

 

   

Numeri telefonici dei sacerdoti dell’Unità Pastorale:

Don Lorenzo (Gromlongo) 035 540059 ; 3394581382.

Don Umberto (Barzana) 035 540012; 3397955650.
Don Paolo (Burligo) 035 550081.
Don Giuseppe (Palazzago) 035 550336 ; 3471133405.

 

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