L'affondo
Una scheggia della croce
La Quaresima è alle porte. Nella bisaccia che sta ritmando il nostro cammino pastorale mettiamo un altro segno: una scheggia della croce. La vedremo, la croce, albero innalzato, nella chiesa parrocchiale e guarderemo la scheggia della croce nella reliquia che abbiamo all’altare laterale. Questa preziosa testimonianza della passione del Signore, venne portata a Palazzago nel 1590, il 9 aprile, tramite il Signor Lorenzo Bianchi, che la ottenne da papa Sisto V.
Intanto leggiamo alcuni passaggi di don Tonino Bello:
Poi nella bisaccia riporrei una scheggia della croce. Il che significa portarsi incorporata l’allegoria dell’apparente fallimento, ma anche l’allegoria della disponibilità a perdersi...
Quando tutte le religioni saranno capaci di dare la vita per l’ uomo- mi sembra un’ idea folgorante questa - allora scompariranno anche le loro contrapposizioni. Nel libro, per certi versi discutibile ma illuminante, di padre Balducci, L’ uomo planetario, è riportato un episodio che ha la forza di un apologo: il 3 febbraio del ‘43 nelle acque della Groenlandia una nave ,colpita da un siluro tedesco, stava per affondare. Chi non aveva il salvagente era perduto. Nella lotta selvaggia della vita - racconta un testimone- quattro uomini rimasero calmi e consapevoli .Erano cappellani militari: un rabbino ,un sacerdote cattolico e due pastori evangelici. Si erano legati l’uno all’altro per non cadere dalla coperta viscida e già fortemente inclinata. Tutti e quattro avevano avuto la loro cintura di salvataggio; l’ avevano avuta ma ciascuno, in quel momento di tenerezza e di sofferenza, aveva offerto la propria cintura di salvataggio ad un uomo dell’equipaggio. Allorché la nave si impennò,prima di calare a picco tra i flutti ,si videro i quattro cappellani per l’ultima volta: stavano ritti e immobili,tenendosi per mano , addossati contro il parapetto. Poi il mare si chiuse su di loro.
...Allora sì che le religioni mostrano di essere state partorite dall’ amore e non dal timore .
Numeri telefonici dei sacerdoti dell’Unità Pastorale:
Don Lorenzo (Gromlongo) 035 540059 ; 3394581382.
Don Umberto (Barzana) 035 540012; 3397955650.
Don Paolo (Burligo) 035 550081.
Don Giuseppe (Palazzago) 035 550336 ; 3471133405.