letterina 20110326

L'affondo 

Ossi buchi

Quando le senti dici “poverino” o “che ignorante” o “ossignore”,
“amen”...
Ma quando le vedi anche scritte non sai più cosa pensare. Perché se
una può scappare accidentalmente, scriverla prevede l’averla pensa-
ta, trovare qualcosa per scrivere, individuare qualcosa su cui scrivere
e decidere di scriverla. E decidere di scriverla per intero.
Insomma è più facile dirla. 
Ah, non ho ancora detto cosa: la bestemmia.
Ne ho viste scritte sullo scooter, sui banchi di scuola, sui manifesti,
sui cavalcavia. E ne ho sentite addirittura come suoneria di un cellu-
lare: Sì, una dopo l’altra, come una litania ininterrotta. Cose da non
credere. Valli a capire questi progressi della tecnica.
Ridere? Piangere? Relativizzare?
C’è poi chi dice di farlo per abitudine.
Può essere un attenuante? Non sono sicuro; come non si può amare
per abitudine, né credere, nè perdonare.
E c’è chi l’ha fatto diventare un intercalare a intervalli regolari.
Intervallo tra una bestemmia e l’altra con dentro niente.
Un po’ come un osso.
Buco.
Ma lì dentro almeno qualcosa c’è.
Nella testa di chi bestemmia?
Mi consolo un po’ con questa frase di Majakowsky:
“ Io ti bestemmio perchè ho paura d’abbracciarti”.
Che ci sia tanto bisogno di abbracci?

 

Numeri telefonici dei sacerdoti dell’Unità Pastorale:

Don Lorenzo (Gromlongo) 035 540059 ; 3394581382.

Don Umberto (Barzana) 035 540012; 3397955650.
Don Paolo (Burligo) 035 550081.
Don Giuseppe (Palazzago) 035 550336 ; 3471133405.

 

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