letterina 20110709

L'affondo 

Nazareno

Pochi sanno il significato dell’iscrizione che Pilato fece porre sulla croce di Gesù: INRI.
Penso a questo mentre osservo  i poster alle pareti della classe. Vedo dalla loro parte Bob Marley, il Che, la foto patinata di qualche attrice e attore bellissimi.
Miti. Vite il più delle volte immaginarie e immaginate, in alcuni casi simboli di esistenze marginali e dissipate, in altri   immagini troppo perfette, troppo belle e fortunate per essere vere, cioè umane. Miti appunto. So anche che alle mie spalle in classe c’è il crocefisso con quel cartiglio incomprensibile e, anche se essi non lo notano, vorrei dire loro che nella vita gli serviranno a poco quegli idoli a cui guardano adesso. Nella vita, quando saranno più grandi, avranno bisogno di pensare a qualcuno che li soccorra, che venga loro in aiuto, modelli che dentro il limite umano possano suggerire parole di speranza, che proprio nei momenti difficili  possano dire:”Coraggio. Vai avanti! Vedi, io sono come te, soffro come te, non ce la faccio  proprio come te, sono in tutto simile a te e perciò ti posso aiutare. Non sprecare la tua vita”. Questo è umano. Questo serve a crescere. 
Non il successo che brucia le tappe, che non ti fa capire la strada che stai facendo.
Non questi miti di carta appesi alle pareti, non queste fantasticherie di fuga, ma qualcuno, un nazareno crocefisso, che da dietro alle mie spalle un giorno verrà a sussurrare anche a loro:”Vedi, tu sei importante non per quello che stai idealizzando ma per quello che semplicemente sei, per la tua storia personale, per le tue piccole cose che ti porti dietro ogni giorno nello zaino, per quegli oggetti poveri e senza valore a cui tu stesso dai molto significato e che non ti sogneresti di mostrare mai alla classe. Però io ti conosco, apprezzo la tua fibra preziosa e fragile di uomo. Se ti pieghi io ti soccorro. Quando vai ti sono ancora accanto. Se ti fermi ti aspetto. Quando ti interroghi ti capisco”.
Questo è il modello silenzioso che fa da contrappunto ai messaggi confusi che provengono dalle pareti. E a questo modello piuttosto che ai miti vorrei che si tornasse a pensare e allora il nome di Salvatore sarebbe il più propizio per noi.
Lucio Coco

P.S. INRI sta per IESUS NAZARENUS REX  IUDEORUM, che significa: GESU’ NAZARENO RE DEI GIUDEI. 

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