letterina 20110924

Presenze

L’occasione del battesimo di dieci bambini nella celebrazione eucaristica domenicale, ci fa aprire una semplice riflessione su questo sacramento.
 
La Comunità cristiana è la grande famiglia che si stringe intorno alla piccola famiglia dei battezzati, per fare festa con i  nuovi bimbi, dono del Padre per tutta l’umanità. Riconoscendo la mano di Dio in questa nascita, la comunità offre a sua volta un dono ai piccoli nati: il sacramento del battesimo.
Certo, sono la mamma e il papà a chiederlo. Esso è dono ma anche scelta che impegna per tutta la vita. Come ogni faccenda umana che comporta un “per sempre”, i genitori per primi percepiscono l’importanza del momento. Chiedendo il battesimo essi dicono in un certo modo di non farcela da soli nel crescere il bambino. Hanno bisogno di chiedere che il Signore stia dalla loro parte.
Accanto ai genitori ci sono i padrini e le madrine: la loro presenza li impegna, assumendo verso i bambini un doppio compito: quello di aiuto nell’educazione dei piccoli e quello di fare memoria di quanto è stato promesso nel giorno del battesimo.
Poi , il sacerdote: compiendo gesti antichi e pronunciando parole che svelano il mistero della vita,  si fa segno dell’accoglienza di tutta una comunità,  quella che, accogliendoli,  li ammette come nuovi fratellini e sorelline .
Tra qualche anno questi bambini sederanno alla mensa del Signore con i grandi e impareranno con loro a spezzare il pane in memoria di Gesù.
I fedeli presenti al Battesimo simboleggiano tutti gli uomini e le donne che professano la fede in Cristo. Celebrando il sacramento i cristiani consolidano l’esperienza della comunione dei fratelli nella fede: un solo corpo e un solo spirito in Cristo Gesù.
 
Proprio quel Gesù che “cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini”. Un orizzonte promettente.

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