L'affondo
Colletta per il Corno d'Africa
“Vietato restare indifferenti”. Con tre parole, papa Benedetto XVI ha espresso, nell’Angelus di fine luglio, la portata del dramma che sta attanagliando il Corno d’Africa, teatro della peggiore carestia degli ultimi 60 anni, e al contempo l’intensità dell’impegno che ogni istituzione, ogni cittadino e ogni fedele devono per far fronte alla tragedia.
La tremenda carestia, le cui prime avvisaglie si erano manifestate ad aprile e che si calcola abbia già causato numerosi morti, sta interessando diversi paesi: in primo luogo alcune regioni di Somalia, Kenya, Gibuti, Etiopia ed Eritrea, ma anche aree di Uganda, Tanzania e Sud Sudan. L’assenza di cibo e acqua e le malattie che ne conseguono colpiscono oltre 12 milioni di persone. E ai numeri, già di per sé impressionanti, vanno aggiunte le difficoltà a organizzare e consegnare efficacemente gli aiuti, in aree interessate da conflitti che da anni infiacchiscono le popolazioni. Il problema, a questo proposito, appare particolarmente lacerante per la Somalia, dove le milizie islamiche degli Al Shaabab sottraggono ampie porzioni di territorio al controllo di un governo che stenta a organizzarsi e ad acquisire efficacia e credibilità, dopo due decenni di collasso del regime dittatoriale di Siad Barre. Così decine di migliaia di persone sono costrette alla fuga, anche oltre confine, verso Kenya ed Etiopia, per trovare soccorso: profughi del clima, della fame, dello scarno sviluppo, di una guerra insensata. Caritas Italiana, in accordo con la rete internazionale Caritas e le Caritas nazionali dell’area, partecipa a un intenso sforzo di aiuto, che raggiunge tutti i paesi toccati dalla crisi climatica e alimentare e che si impernia sui molti progetti di sviluppo in corso da anni. Per contribuire a questo intenso sforzo di aiuto, oltre agli stanziamenti già predisposti dalla Caritas, la Conferenza episcopale italiana ha indetto per domenica 18 settembre una colletta nazionale, da effettuarsi in tutte le parrocchie: un’occasione preziosa per esprimere solidarietà alle popolazioni colpite dalla siccità. Anche noi parteciperemo come parrocchia, devolvendo la questua delle messe di sabato e domenica per questa emergenza. |
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Numeri telefonici dei sacerdoti dell’Unità Pastorale:
Don Lorenzo (Gromlongo) 035 540059 ; 3394581382.
Don Umberto (Barzana) 035 540012; 3397955650.
Don Paolo (Burligo) 035 550081.
Don Giuseppe (Palazzago) 035 550336 ; 3471133405.