letterina 20111015

AAA...ADOLESCENTI cercasi

Torno dall’Oratorio, lunedì sera, il secondo degli incontri degli adolescenti.
Provo una strana sensazione, un misto di amarezza e delusione.
Era simile a quella di lunedì scorso, ma, essendo la prima volta, con i catechisti ado ci eravamo detti : “non l’avranno saputo tutti, Facebook utilizzato per l’invito non sarà stato azzeccato, avranno già tanti compiti, non avranno voglia, non si sentono sicuri a uscire di sera… Ora, il numero non è aumentato, anzi, alcuni che c’erano l’altra volta, a questa mancavano; li abbiamo visti solo al termine: tre nel bar del paese, due sullo scooter a pomiciare, uno puntuale là dove il papà in macchina viene a prenderlo dopo l’incontro (al quale lui non c’era), altri due ai primi approcci col fumo…
Mancavano pressoché tutti quelli del primo anno dopo le medie; pochi del secondo (quello al quale guardiamo anche con una certa attenzione essendo i primi con i quali abbiamo spostato la terza media al sabato e proposto la promessa d’impegno); qualcuno dei più grandi.
Ne abbiamo visti tanti alle iniziative estive, alla festa di Comunità (nella quale si sono anche dati da fare) e al Cre; e proprio nella formazione di questo appuntamento, ricordiamo sempre che il Cre non è un fungo estivo: c’è un prima, nel quale si fa un percorso, si approfondiscono alcuni temi, ci si confronta; e c’è un dopo, nel quale continuare con uno stile. In alcune parrocchie e oratori è stata fatta una scelta decisa: chi non partecipa durante l’anno ai gruppi di formazione e/o animazione, non viene accolto per fare l’animatore del Cre, vedendo nelle diverse iniziative il necessario apprendistato, non solo per fare l’animatore, ma per esserlo. Qui siamo proprio in questo dopo che è anche un prima.
Del resto, come si può animare se non si ha nulla da dare?
Potremmo valutare anche noi questa possibilità, non certo come ricatto, ma come un aprire gli occhi su qualcosa di prezioso. Ma, senza arrivare lì, sarebbe interessante arrivare a capire che un’ora la settimana per un cammino condiviso, ci può stare tutta, senza sconvolgere orari, compiti, risultati scolastici…anzi!
Forse, anche una parola da parte dei genitori (ai quali sono rivolti tre martedì di ottobre sul tema dell’adolescenza) non guasterebbe, perché non si educhi solo a ricevere, ma anche a dare: tempo, energie, passione per la vita e, perché no, anche per la fatica necessaria per crescere.

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