Vorrei mettermi ancora – chissà se il Signore mi darà la forza e la salute – non avanti a voi come capo fila, e neppure dietro di voi, ma in mezzo a voi, in mezzo al popolo a cantare: “freedom, oh freedom!”, libertà. Cantare questo anelito profondo che tutti quanti sentiamo nel cuore, cantarlo in mezzo agli altri giovani che sono un po’ logori dalla stanchezza, cantarlo in mezzo alla gente che non ci crede più, in mezzo a tante persone scettiche: “freedom, libertà!”. Libertà non soltanto per noi da tutti i condizionamenti che ci stringono, ma libertà per tutti i popoli, libertà per tutti coloro che dalla fame, dalla sofferenza, dalla solitudine, sono costretti a vivere una vita a livelli subumani. Oh freedom, libertà! Libertà: è un dono che dobbiamo implorare dal Signore perché tutti quanti i popoli della terra siano felici. E noi dobbiamo essere protagonisti di questo rinnovamento culturale, di questo cambiamento di mentalità. Non dobbiamo stancarci, non dobbiamo demordere anche se le difficoltà sono tantissime. La libertà è questo anelito che viene dalle profondità più nascoste del nostro spirito, questo anelito che si rintana negli alveoli più profondi dei nostri polmoni, nei pori delle nostre mani, del nostro corpo, nell’empito delle nostre vene. Libertà, freedom, che sentiamo batterci nel cuore. Vi faccio tanti auguri per la vostra vita, per i vostri sogni, per il vostro futuro. Non abbiate mai ad aver paura di essere carichi di utopie, carichi di queste idealità purissime, soprattutto quelle che si rifanno ai grandi temi della pace, della giustizia, della solidarietà che, tutto sommato, son temi che si stringono in quella parola: freedom. Oh freedom, libertà! Oh libertà! Vieni a togliermi i ceppi di questi condizionamenti a cui la società di oggi mi sottopone. Libertà freedom! Vieni a darmi quell’ossigeno capace di raddoppiare le mie forze in modo tale che davvero il mondo possa cambiare anche con il mio impegno.
Don Tonino Bello
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