Talvolta noi siamo scandalizzati dal silenzio di Dio. Davanti a questa storia di angosce e di pazzie che è la storia umana, perché Dio non parla e non interviene? Dio non parla perché ha già parlato, e non ha più niente da aggiungere avendoci mandato in Cristo la sua Parola sostanziale. Non interviene, perché è già intervenuto in modo decisivo, con la missione del suo Figlio, che ha costituito Signore della storia, Giudice e Salvatore di tutti. Accogliere questa iniziativa salvifica, che trova il suo vertice e il suo compendio nella persona di Gesù di Nazareth, ecco che cosa è propriamente l’atto di fede. Non è quindi primariamente un prodotto della mente, del cuore, della sensibilità dell’uomo, quasi che possa decidere l’uomo come mettersi in rapporto con la Divinità. La fede è la nostra risposta alla provocazione benefica di Dio. E’ un aprirci al discorso appassionato del Padre che risuona sempre nell’annuncio evangelico, è fare spazio al Signore che viene a liberarci, è un arrenderci al fuoco trasformante del suo Spirito. Ed è un atto che coinvolge tutto l’uomo; la sua intelligenza, perché è uno sguardo sulla verità integrale; la sua volontà, perché l’uomo decide di credere liberamente; il suo amore, che è chiamato a superare il nativo egoismo.
Cardinal Giacomo Biffi
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