Gesù ha detto: Ti benedico, o Padre Signore del ciclo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli (Mt 11,25). I “sapienti” e gli “intelligenti” di cui parlava erano gli intellettuali del suo popolo, ed erano soprattutto di Bibbia, di legge mosaica, di questioni teologiche. Essere uomini di cultura, dunque, anche religiosa, non privilegia nell’itinerario di fede. Anzi, i piccoli, cioè i semplici che non hanno la mente ingombra di tante nozioni e di tanti problemi, in questo campo sono perfino avvantaggiati. Ciò che davvero agevola il credere, vale a dire l’accogliere l’iniziativa manifestativa e salvifica del Padre, è:
*Avere l’animo abitualmente orientato a scegliere il bene (anche quando costa) e a rifiutare il male (anche quando è comodo e vantaggioso); *Ricercare con sincerità ciò che è retto anche contro i propri interessi terreni. E questo è possibile anche in chi non ha studiato e non ha avuto il tempo e modo di fare ricerche storiche o filosofiche. Questa è per così dire la “democrazia dello Spirito”, ed è la norma che vige nel regno dei cieli. Addirittura si piò dire che sia già arrivato a una fede sostanziale anche chi crede di non credere, ma è sul serio disposto ad impegnarsi e a sacrificarsi per la giustizia e la verità. Perciò Gesù afferma: Chi fa la verità viene alla luce (Gv 3,2).
Tra i 90.00 kg di vestiario raccolti in bergamasca con i sacchi gialli della Caritas, c’erano anche quelli raccolti tra noi e nelle borse della spesa che saranno distribuite dal Centro di Primo Ascolto del Vicariato a Mozzo, ci saranno anche i viveri raccolti tra noi. Non ci saranno ovviamente quelli scaduti (qualcuno ancora prende l’occasione per liberarsi delle giacenze scadute) e non ci sarà -purtroppo- l’impegno dei troppi assenti alla raccolta (leggi 3 media, adolescenti, adulti…). Vi ricordate che saranno i poveri a “giudicarci”? Vi ricordate del bicchiere d’acqua dato con amore? Grazie comunque al bel gruppo di persone che ha dato tempo, mezzi e braccia per la raccolta di S. Martino (che c’è tutti gli anni a novembre e che, spero, entri non solo nel calendario, ma anche nel cuore).
E grazie a chi ha dato.
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