Forse quella notte il cielo d’Oriente era particolarmente blu e terso. Primavera sicuramente. Non si contavano le stelle. Troppe, come promesso ad Abramo. L’attesa che come profumo tutto impregnava aveva origini lontane. Lei lo sapeva. Perché aveva letto, aveva creduto. E sapeva che qualcosa doveva prima o poi succedere. Doveva. Perché mai nelle storia della salvezza era accaduto che Dio lasciasse cadere il grido del suo popolo. E ancora una volta, come in Egitto, come a Babilonia, avrebbe risposto. Questa volta inviando il Messia. Tutti se lo immaginavano nell’attesa, a modo loro. Chi come un uomo prode e vittorioso, un guerriero, chi come un politico, chi come una figura misteriosa ed enigmatica. Alcuni, pochi, ricordando le profezie di Isaia, come un Bambino. Tra questi sicuramente la Vergine. Ci vuole la fede per immaginare che chi avrà potere di restituire la libertà, di sanare le ferite, di salvare dal peccato, di asciugare le lacrime, di rialzare i poveri e aprire le gabbie dei prigionieri verrà come un bambino. Ci vuole la fede. La fede della Vergine Maria. Se scorriamo il calendario, mese dopo mese, qual è il mese dedicato a Maria? Il mese di maggio? Ma gennaio inizia sotto la protezione della Madre di Dio, a febbraio la vediamo salire al Tempio per la festa della presentazione, a marzo è visitata dall’Angelo, ad aprile è sul calvario con Cristo in croce, a maggio le apparizioni, a giugno il suo cuore Immacolato, a luglio come fiore bellissimo del Monte Carmelo, ad agosto assunta in cielo, a settembre la sua nascita e il suo nome, a ottobre come Regina del Rosario, a novembre la porta d’ingresso dell’avvento, a dicembre l’immacolata si prepara a partorire il Figlio: Natale del Signore. La chiesa è innamorata della Vergine Maria perché in lei comprende se stessa e il cuore della propria missione: partorire figli e figlie alla vita nuova di Cristo. E ciascuno di noi, nella piccola esperienza di fede che vive, non giungerebbe alla meta senza la compagnia sicura e discreta di questa donna meravigliosa.
Buon Natale del Signore, con sua mamma (e anche con il papà, che è un grande)
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