Che dovrei fare?
Fino a Natale, ritiro compreso, siamo arrivati con un buon numero. Poi, il calo, fino a farci chiedere negli ultimi lunedì: ”Ma dove sono?”
Sì, gli adolescenti, quelli dei gruppi del lunedì. Uno si illude che la Quaresima dica ancora qualcosa anche a loro e invece... Dove sono?
Sicuramente a studiare, ed è giusto così. Poi però si può anche aggiungere che tutti hanno fatto le superiori, alcuni anche con scuole impegnative, ma l’incontro non l’hanno mai saltato. Quindi è questione di organizzarsi?
Qualcuno agli allenamenti (e infatti alcuni di loro, verso le dieci arriva in Oratorio per concludere la serata insieme agli amici) Val sempre l’adagio “mens sana in corpore sano. Ma se l’attenzione è solo per i muscoli vien da chiedersi dove sia finita la mens...)
Altri dicono ai genitori “vado all’incontro” ma si fermano prima di arrivare in Oratorio, in altre destinazioni.
Qualcuno aspetta che sia finita la preghiera iniziale e poi si aggiunge: ancora un momento, dai, il tempo di una sigaretta. Lei almeno lascia qualche traccia (nei polmoni e nei bronchi), ma della preghiera non si sa...
Però c’è un passaparola che arriva velocissimo: iscrizioni animatori Cre e nel giro di alcuni giorni la cartelletta con i fogli si riempie.
Guardando le iscrizioni con i referenti dei gruppi ci si chiede:
Questo? Visto l’anno scorso in 3 media
Questo? All’uscita di Natale.
Questo? Una volta ad ottobre.
Questo? Non è di qui, è l’amico dell’amica.
Questo? Ha dato una mano per il carnevale.
Questo? Tutti i lunedì, all’uscita, a carnevale, alla Via Crucis...
Questo? Al lunedì c’è sempre, ma sulla panchina con cellulare e sigaretta.
Ma... li prendiamo tutti? (anche se ne basterebbe 1 per ogni 20 bambini/ragazzi - ovviamente con testa e passione)
Ogni anno ce lo chiediamo.
Geppetto direbbe: ”che dovrei fare, sono un babbo e quello è il mio figliolo. E nonostante tutto gli voglio bene e se lo avessi qui ora lo abbraccerei forte forte, lo bacerei e morirei dalla felicità.”