Geografie diverse
Domenica scorsa è stata la prima Domenica “tranquilla” dal punto di vista celebrativo, anche se alla sera abbiamo festeggiato Santa Margherita a Carosso con messa e processione.Domenica scorsa è stata la prima Domenica “tranquilla” dal punto di vista celebrativo, anche se alla sera abbiamo festeggiato Santa Margherita a Carosso con messa e processione. “Tranquilla” dopo l’anno catechistico con i molteplici appuntamenti, dopo le feste, i Sacramenti, l’inaugurazione della casa, gli anniversari di matrimonio, la memoria del Battesimo e il Patrono.
E subito ti accorgi che è cambiata la “geografia” nelle chiese. I grupponi dei ragazzi (il sabato alla Beita e la domenica mattina in Parrocchia) spariscono e l’assemblea si ritrova a dover gestire tutto uno spazio considerevole vuoto. Ci vogliono alcune domeniche per assestarsi e creare un nuovo equilibrio. Poi qualcuno si fa avanti, tranne gli irriducibili del posto fisso, cascasse il mondo che si spostino, entrati come sono a far parte del panorama come un quadro e una statua che ritrovi sempre in quell’altare o in quella nicchia... Almeno però loro ci sono!La prima domanda è : dove son finiti tutti i ragazzi, qui, come in tutte le altre Parrocchie della Diocesi? (Fuori Bergamo in verità ce lo si chiede spesso anche per il resto dell’anno...)
Appare quasi matematico: con la fine della catechesi sembra finire anche il precetto festivo. Poi però, se guardi meglio, vedi che non sono spariti del tutto: qualcuno continua a fare il chierichetto, altri, piccoli e non solo, sono con le famiglie. Ecco la nuova “geografia” estiva. I ragazzi che continuano ad andare a messa lo fanno per la maggior parte con la propria famiglia. Come dovrebbe sempre essere, anche al mare o ai monti, d’estate o d’inverno. Un po’ di famiglie così ci sono.
Grazie. E anche i figli, un giorno magari, vi ringrazieranno...