letterina 20170917

Normalmente...

Normalmente, durante le feste, lasciamo aperta la porta laterale della chiesa, quella che dà verso il campo dell’Oratorio: non si sa mai che qualcuno, passando e vedendo acceso e aperto, entri per una preghiera, per un momento di silenzio, per un saluto al Signore, per accendere una candela... Potrà essere una pia illusione, ma continuo a farlo. Come continua ad essere aperta la chiesa, dal mattino fino a sera, pausa pranzo inclusa, unica forse in tutta la Diocesi.

E proprio in una serata della festa di Comunità appena conclusa - e andata molto bene, nonostante l’abbassamento delle temperature e i giorni di pioggia - una giovane mamma si avvicina e, dopo il saluto mi dice: ”Sono appena stata in chiesa, che era aperta, a fare la mia preghiera”. Le sorrido e le dico brava. E’ musulmana.

Normalmente, all’inizio della stagione estiva, prima di iniziare nei giovedì la messa serale al cimitero, celebriamo al monumento ANMIL, quindi quasi sulla strada. Ed è ovvio che durante la celebrazione passi qualcuno in macchina, in moto o a piedi: se va bene guardano cosa sta succedendo e tirano dritto. Quest’anno sono passate anche alcune moto che, vedendo che si stava celebrando, hanno accelerato facendosi decisamente sentire. Poco dopo vedo sbucare dalla curva una bici con un giovane che pedala. Si accorge della messa. Si ferma, scende, fa il segno di croce e sosta per un po’, accompagnando poi la bici a piedi. E’ un giovane di colore nero.

Perché riporto queste cose? Perché mi fan pensare. 

Sempre più circola anche tra noi un modo di dire: i nostri. Ma chi sono i nostri? Sono quelli che hanno il Signore alla portata di mano e se ne fregano? Sono quelli che se c’è una messa all’aperto accelerano per far sentire che passano loro? Sono quelli che durante il corteo del funerale impennano così tutti li guardano o continuano imperterriti a fumare dal finestrino schifati perché devono accostare? Sono quelli che il Signore l’hanno in bocca ma solo per le bestemmie? Sono quelli che sono bravi solo loro? Sono quelli che il crocefisso guai a toccarlo ma il Vangelo non l’hanno mica aperto?

Sono questi i nostri? Me lo chiedo. Ve lo chiedo.

Alcune cose mi fan pensare. Normalmente... 

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