Grazie per questa Pasqua!
Una famiglia ha invitato per il pranzo e il pomeriggio di Pasqua due dei giovani richiedenti asilo che erano venuti in alcune famiglie tempo fa per il pranzo condiviso.
Grazie per questa Pasqua!
Un nipote ha lasciato pc e cellulare per un po’ e ha passato il pomeriggio con i nonni che non vedeva da tempo.
Grazie per questa Pasqua!
Una persona non più giovanissima si è confessata dopo decenni e, piangendo, si è sentita sollevata.
Grazie per questa Pasqua!
Qualcuno è andato a messa dopo tanto tempo e a casa, sciacquandosi gli occhi con l’acqua benedetta, ha pensato che non farà passare così tanto tempo.
Grazie per questa pasqua!
Alcune persone venute da fuori si sono meravigliate della partecipazione alla celebrazione e del sentirsi accolte in una chiesa preparata con gusto.
Grazie per questa Pasqua!
Ma per qualcuno questa è la prima Pasqua senza...Pasqua, senza confessione, comunione, incontro con la comunità...Ma gli auguri li ha fatti e ricevuti ugualmente. E anche il pranzo e l’uovo con sorpresa e le vacanze... Se bastano questa cose, grazie anche per questa Pasqua che diventa ancor più responsabilità nell’annuncio e nella testimonianza per chi dice di viverla con il Signore. Sì, perché se manca Lui che Pasqua è? (lo stesso vale anche per il Natale) E se ai bambini insegniamo che Pasqua è la festa del coniglietto, del porcellino (fino ad esaurimento animali dello zoo) o dei fiori (fino ad esaurimento specie nei prati e nei giardini), come Natale è la festa d’inverno o della neve... non li stiamo forse prendendo in giro? “Per salvaguardare la libertà” si dice e si finisce per barare. “E’ per non obbligarli!” si dice ancora. Ma scusate: chi ha deciso di farli nascere, non li ha forse “obbligati”? Dov’è lì la libertà? Qualcuno forse non l’ha ancora capito: il Risorto ci insegna a vivere.