letterina 20180415

"Maledetto e spaventoso alcol..."

“Mio figlio era un ragazzo pazzesco, con un cuore e una mente enorme, con una vita a disposizione ma che gli andava stretta per le tantissime cose che programmava e del quale era il primo realizzatore”. E’ uno dei passaggi della lettera che Antonio Marra, papà di Nicola il giovane di 21 anni di Napoli  che ha perso la vita in un tragico incidente la notte di Pasqua. Secondo l’autopsia, il giovane napoletano, di ritorno da una serata in discoteca a Positano, sarebbe deceduto sul colpo dopo un volo di circa 70 metri. “Mio figlio era un ragazzo pazzesco, con un cuore e una mente enorme, con una vita a disposizione ma che gli andava stretta per le tantissime cose che programmava e del quale era il primo realizzatore”. E’ uno dei passaggi della lettera che Antonio Marra, papà di Nicola il giovane di 21 anni di Napoli  che ha perso la vita in un tragico incidente la notte di Pasqua. Secondo l’autopsia, il giovane napoletano, di ritorno da una serata in discoteca a Positano, sarebbe deceduto sul colpo dopo un volo di circa 70 metri. Anche Giulia,  la fidanzata gli ha scritto “Ciao Nico. Come stai? Anzi, dove sei?  Io non so se stasera sono veramente in grado di scrivere qualcosa di sensato ma ci proverò lo stesso nella speranza che possa in qualche modo arrivarti o magari farmi stare meglio... non so. Non ci sei più, o meglio sei in un altro luogo: nell’eternità o forse nel paradiso, non so neanche questo”.Nella lettera a Il Mattino il papà di Nico lancia un appello a tutti, genitori e figli affinchè la morte del ragazzo non sia vana: «Maledetto e spaventoso alcol! Ma perché tutto questo...? Nico ha voluto inconsapevolmente, casualmente ma purtroppo tragicamente, manifestare che si è arrivati a un punto di non ritorno. E adesso sto a piangerlo con un dolore che mi fa morire giorno dopo giorno, ma che mi fa rabbia e costringe ad urlare che non può e non deve succedere. Abbracciate i vostri figli, coccolateli, fate loro leggere queste parole, la vita è preziosissima, non può essere ceduta in cambio di uno sballo.Il ritorno a casa dopo il divertimento deve essere qualcosa di normale e scontato. Non si può pregare e sperare ogni volta nel miracolo ordinario di rivedere il proprio figlio riposare, al sicuro, nel proprio letto. A me non è più consentito... Ciao Nico. Papà ti ama”

 

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