letterina 20190127

”Chi ha pane non ha denti...”

Anche in questa settimana è successo.
Andando a trovare persone anziane o malate, portando la Comunione, facendo una visita a chi è solo... mi capita di vedere la Lette...Rina settimanale.
E già qui il pensiero e il grazie vanno a coloro che garantiscono questo piccolo servizio che è un modo semplice ma efficace di far sentire parte della Comunità anche coloro che non possono più venire in chiesa o ai diversi appuntamenti per malattia o anzianità.
“Sto guardando che a questo incontro fino a poco tempo fa potevo venire” dice una signora vedendo i gruppi nella casa del lunedì.
“Questa sera allora ha gli adolescenti” dice un’altra mentre sto uscendo di casa, pensando anche ai suoi nipoti che stanno crescendo.
“Che bello quando potevo venire in chiesa con le mie gambe ” chiosa una persona che non si regge più da sola.
“In tutta la mia vita non ho mai saltato una messa” continua un signore rammaricato di essere fermo da alcuni mesi.
Molte volte poi i ricordi portano a tutto quello che hanno vissuto, ai sacerdoti della loro giovinezza, alla mamma che “guai se saltavi messa”, alle processioni con la corsa alla candela più grande, alle filastrocche imparate a memoria, a fatti che hanno segnato la vita comunitaria...
A volte registro in loro anche un po’ di rammarico per non aver fatto tutto quello che si poteva, quando c’erano forze e possibilità. “Adesso invece...”
Sì, entrare in queste case è entrare in un mondo intenso, fatto anche delle 15 pastiglie da prendere ogni giorno, del pannolone da cambiare, della badante che “l’è prope bràa”, delle foto che raccolgono generazioni e momenti preziosi, del ricordino portato da Lourdes o dalla Terra Santa, del libretto di preghiere consumato dall’uso, della foto del papa...
E penso a chi adesso è in quel tempo che loro rimpiangono, forti, indipendenti, senza problemi, che non devono aspettare chi li sollevi o cambi loro posizione, o li imbocchi.
Bisognerà proprio aspettare che le cose cambino in peggio per rendersi conto delle grandi possibilità che abbiamo?
Quante messe dovremo saltare tranquillamente per renderci conto dell’importanza?
Quanti Natali o Pasque dovremo lasciar passare ancora senza lasciarci trovare dal festeggiato?
Vogliamo proprio far valere il proverbio: ”Chi ha pane non ha denti, chi ha denti non ha pane”? Anche se ci sono ottime dentiere, a chi ha denti -e pane- ricordiamo che non sarà sempre così...

 

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