Non multa sed multum
Niente allarmismi: non si tratta di multe, ma di una massima latina tratta da una frase di Plinio il Giovane che alla lettera suona così: ”Non molte cose, ma molto”.
Negli anni di Seminario, soprattutto quelli di teologia, tornava questo adagio per gli impegni della Quaresima, invitando a non fare tante cose, ma a farle bene.
Potremmo farlo nostro per la Quaresima che iniziamo mercoledì, con il segno delle ceneri. Certo, se guardiamo le proposte riportate sul pieghevole e gli avvisi sulla Lette...Rina, troviamo “multa”, cioè molte cose. Ma si sa: in una Comunità le proposte sono ampie, perché ognuno possa scegliere.
Proprio nella logica del “multos”, invece, sarebbe bello che in ogni casa ci si desse un momento per guardarsi in faccia e progettare insieme gli impegni quaresimali. Dirsi le cose è anche un aiuto a rimanervi fedeli.
E’ chiaro che il cammino verso la Pasqua è ben più di “opere”, “fioretti” o “impegni”, ma tutto ciò ha il pregio di un “fare” che tiene aperti i cuori. Pensiamo anche solo al mercoledì delle ceneri con l’invito al digiuno e all’astinenza dalla carne e da cibi ricercati. Ti aiuta a capire che il tempo, anche quello liturgico, non è tutto uguale.
Il Papa, nel suo messaggio per questa quaresima, così scrive: ”Digiunare, cioè imparare a cambiare il nostro atteggiamento verso gli altri e le creature: dalla tentazione di “divorare” tutto per saziare la nostra ingordigia, alla capacità di soffrire per amore, che può colmare il vuoto del nostro cuore. Pregare per saper rinunciare all’idolatria e all’autosufficienza del nostro io, e dichiararci bisognosi del Signore e della sua misericordia. Fare elemosina per uscire dalla stoltezza di vivere e accumulare tutto per noi stessi, nell’illusione di assicurarci un futuro che non ci appartiene. E così ritrovare la gioia del progetto che Dio ha messo nella creazione e nel nostro cuore, quello di amare Lui, i nostri fratelli e il mondo intero, e trovare in questo amore la vera felicità”.
Allora, adottando la massima “non multa sed multum” si potrebbe dire: io voglio pregare un po’ di più, oppure non avere pretese verso i miei di casa, o non farmi ripetere le cose cinque volte; io andrò a messa, sarò più ordinato, non mancherò alla via crucis dei venerdì, parteciperò agli incontri di formazione...
Ma, attenti: non per sentirci bravi e accampare pretese del tipo: “Faccio questo, però tu, Signore, mi dai questo, questo e quest’altro” ... oppure per buttare giù mezzo chilo di peso o per i più svariati motivi. Solo per amore.
E’ l’amore che salva.
E’ l’amore che ci salva.
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