Tanta manna...
Gesù racconta una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza mai stancarsi.
Non stai sbagliando Vangelo? E’ quello di Domenica scorsa.
No, no, mi sto riferendo proprio a quello, per condividere alcuni pensieri alla luce di ciò che succede anche tra noi. Commentando questa pagina dicevo che quando uno conclude: ”Non credo più”, dovrebbe essere più onesto e dire: ”Non prego più”, perché abbandonare la preghiera è l’anticamera dell’abbandono della fede.
Lunedì scorso era proposta la veglia missionaria, all’indomani della giornata missionaria mondiale che noi celebriamo oggi. Come da alcuni anni l’avevo proposta anche ai gruppi adolescenti, a maggior ragione quest’anno in cui il papa ha chiesto un mese missionario straordinario, per l’urgenza di vivere la dimensione richiamata nella frase guida: Battezzati e inviati. Lunedì sera, mentre li attendo in Oratorio per partire con le diverse macchine, gli animatori degli adolescenti cominciano a dirmi che nel gruppo whatsapp è stato un susseguirsi di “io non ci sono”, “ io non posso”, “io non vengo” e “allora se non vengono gli altri non vengo neppure io”...Insomma, alla fine andiamo in una decina (dei 40 potenziali). Tanta manna, certo, quando arriviamo nella chiesa di Prezzate dove l’età dei presenti è un po’ più sostenuta e matura...E’ vero che pioveva a dirotto. E’ vero che...Non trovo altre giustificazioni. E’ vero però che pregare costa.
Qualcuno si ricorda le braccia di Mosè alzate e sostenute da Giosuè e Cur per la fatica? Dentro questo mi pongo domande del tipo: vale la pena fare e proporre quello che facciamo e proponiamo se poi manca l’appuntamento con Lui? Il mio essere prete qui avrebbe senso senza un rammarico per questi fatti? Ma poi: queste preoccupazioni sono solo mie? Cioè: un genitore può essere contento quando il figlio “non è cattivo” , “ a scuola tutto sommato se la cava”, “alla fine qualcosa di buono c’è” ?
Ai papà e alle mamme di oggi viene in mente che un figlio non è solo da vestire – magari firmato – da far studiare, da far allenare, da far mangiare? Intanto, alla veglia, cinque giovani della nostra Comunità accendono i cinque ceri colorati dei continenti davanti all’Eucarestia. Accendiamo anche un pensiero e una preghiera per chi dice no.
Mercoledì, all’incontro dei preti della Fraternità, alcuni di loro commentano la veglia missionaria dicendo che è stata bella e che c’erano anche diversi giovani. Guardano me e continuano:” Certo, erano solo di Palazzago”. Io penso: erano solo dieci, ma lì, ne ho “portati” molti di più: anche quelli che “io non ci sono” , “ io non posso”, “io non vengo” e “allora se non vengono gli altri non vengo neppure io”... e per i quali continueremo a proporre e fare. In attesa di altra manna.
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