E i sacramenti?
Il nostro Vescovo Francesco, più volte in questo tempo raggiunge sacerdoti e Comunità attraverso proposte, riflessioni e indicazioni. Lo ringraziamo di cuore. Tra queste ce ne sono alcune che sottopongo anche a voi riguardanti la vita delle nostre parrocchie.
-“Desideriamo manifestare la nostra vicinanza a tutti e a ciascuno, consapevoli che, con il passare dei giorni, le forze e le energie si assottigliano, ma che proprio noi possiamo rappresentare una risorsa spirituale inesauribile, non per particolari qualità, ma per il dono che abbiamo ricevuto: quello di poter attingere alla sorgente inesauribile della speranza che è il Signore Vivente e il suo Spirito.
Percorriamo con tutti la strada del Calvario, ma ugualmente vorremmo condurre tutti a quel sepolcro vuoto che è segno non di un’ultima assenza, ma porta di un passaggio che Gesù ha aperto definitivamente. Per questo non cessiamo di pregare e celebrare, certamente per i malati, le loro famiglie, i medici e gli operatori sanitari, per le autorità e tutti coloro che sostengono le condizioni essenziali del nostro vivere comune, ma celebriamo e preghiamo anche per tutti i nostri defunti.
...Certamente, nel momento in cui potremo riprendere la vita comunitaria, individueremo sia a livello diocesano, sia a livello parrocchiale, le modalità per celebrare la nostra fede in Cristo Crocifisso e Risorto, primizia di coloro che sono morti, per innalzare nell’Eucaristia il suffragio per tutti i defunti e per donare ai loro cari la consolazione, frutto di questa fede”.
-Per quanto riguarda i Sacramenti dell’Unzione degli infermi e della Confessione, si prevede il dono dell’indulgenza e in alcuni casi la possibilità di donare l’assoluzione generale. Nel limite del possibile, le persone destinatarie dell’assoluzione generale devono essere consapevoli del gesto santo compiuto su di loro e per loro, fatti salve le situazioni in cui le persone non possono più essere coscienti. Per altre situazioni è meglio suggerire la formula della confessione di desiderio, che anche il Papa ha proposto nell’omelia del 20 marzo.
-Per la Settimana Santa e la Pasqua di Risurrezione. Gli orientamenti annunciati e la situazione che sta sotto i nostri occhi aprono la prospettiva che prevede l’impossibilità di celebrare questi riti così significativi con la presenza della Comunità. Ritengo comunque, che, nelle modalità adeguate, sia importante che vengano celebrati, che la Comunità lo sappia e sia coinvolta nei modi più opportuni, che si immagini un segno pasquale che possa raggiungere tutte le nostre case, nelle modalità rispettose delle misure imposte.
-Vi è un altro aspetto importante della vita comunitaria, che viene investito da questo stravolgimento di abitudini e tradizioni che ci appartengono: si tratta della celebrazione delle Prime Confessioni, Prime Comunioni e Cresime. Se per le prime, i calendari, i percorsi catechistici, il coinvolgimento dei genitori, sono fortemente connotati dalle scelte che ogni parrocchia ha sempre assunto in modo autonomo, per quanto riguarda le Cresime, il coinvolgimento della diocesi, particolarmente per la distribuzione dei ministri (Vescovo e Ministri straordinari) è più evidente. Sono consapevole che la dimensione della festa familiare è un aspetto da non sottovalutare, e nello stesso tempo che questa situazione di emergenza eccezionale ne condiziona le caratteristiche. Alla luce di tutto questo, ritengo che le date delle celebrazioni di Confessioni e Prime Comunioni siano stabilite dai Parroci, con i loro Consigli e con i genitori, così come è sempre avvenuto. Per quanto riguarda la celebrazione delle Cresime, vengono spostate a dopo l’estate, mantenendo nel limite del possibile l’organigramma attuale”.
Alla luce di tutto questo e in sintonia con le Parrocchie della Fraternità, viene sospesa, nelle Comunità di Burligo e Palazzago, la celebrazione dei Sacramenti come avevamo stabilito nella Guida Pastorale, (19 aprile Prima Confessione, 10 e 17 maggio Prima Comunione, 23 e 31 maggio Cresima) rimandandola agli inizi del nuovo anno pastorale ( settembre, ottobre...) nelle date che, appena possibile, cercheremo di stabilire insieme. Continuiamo a sentirci uniti nel ricordo, nell’affetto, nella preghiera e nelle forme che stiamo utilizzando.
+Francesco
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