Le nostre stelle cadenti

Le nostre stelle cadenti

È la notte di S. Lorenzo e ce ne stiamo con il naso rivolto verso l’alto, alla ricerca di stelle cadenti. Si spera di catturare almeno qualche scia per esprimere un desiderio che, secondo la leggenda, un angelo raccoglierà e porterà in cielo, dove dovrebbe essere esaudito.

Viene abbinato questo fenomeno a S. Lorenzo perché nel momento della sua morte, si narra che la forma delle stelle cadenti ricordasse i tizzoni ardenti che lo hanno portato alla sua tragica fine.
Certo sarebbe bello realizzare i nostri desideri con una semplice visione di una stella cadente, tutto e subito, senza sforzi o sacrifici, ma in realtà ci vuole pazienza e tempo per realizzare i propri sogni, come ci vuole tempo e pazienza per vedere una piccola luce che solca il cielo.
E poi pensa che strano: ci dimentichiamo delle tante stelle che costantemente illuminano il buio della notte per catturare una scia che ci fa battere per un attimo il cuore più veloce. All’improvviso però tutto è come prima e in attesa osserviamo la volta celeste, i puntini luminosi diventano più scintillanti. Ci dimentichiamo delle stelle cadenti, il silenzio è rotto dai nostri sussurri, insieme cerchiamo i pianeti, riconosciamo alcune costellazioni, regaliamo un nome ad una stella sconosciuta, condividiamo momenti di serenità.
Ecco nella vita di tutti i giorni se guardi chi ti dona un consiglio, chi sa ascoltarti, chi ti dedica del tempo quando sei in difficoltà scoprirai che la tua vita è costellata da tante stelle che solo la frenesia della vita quotidiana ti nasconde. Fermati un attimo, breve come la luce di una stella cadente, ascoltati, guarda chi ti sta accanto e scoprirai l’unica stella da cercare, quella dell’amore di Gesù e con Lui puoi illuminare le ore buie di chi ha bisogno di te.

Un’astrofisica mancata

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