Che sia Speranza! L’antidoto contro la tristezza

Che sia Speranza! L’antidoto contro la tristezza

In questo nostro tempo, si notano spesso la lamentela, la scontentezza e la rabbia che fanno da padrone e generano tanta tristezza. A volte sembra che alcune persone si divertano e addirittura facciano a gara pur di lamentarsi e arrabbiarsi, mettendo in risalto costantemente i limiti e le cose che non vanno e che disapprovano. Naturalmente, questo è riferito di solito agli altri, mai a loro stessi!

Mi chiedo: è davvero così brutto e triste questo nostro tempo? Non c’è un modo diverso di guardare le cose? Non c’è una parola di speranza che possa dire qualcosa di più della lamentela, della rabbia e della tristezza?
Io trovo un aiuto in questo nella parola di Gesù, il Vangelo, nella parola della fede e nelle parole di molte persone che, anche a Burligo e a Palazzago, hanno il coraggio di dire qualcosa di diverso, di incoraggiante, di bello, senza trascurare ingenuamente il travaglio di questo nostro tempo.
Quando al mattino apriamo gli occhi al nuovo giorno, invece di lamentarci di ciò che non va o di caricare di ansia la giornata che ci attende, dovremmo ringraziare il Cielo per ciò che siamo e per ciò che riceviamo: la vita, chi ci sta accanto, il lavoro, la scuola, la comunità… Molti malati me lo insegnano! Certamente non andrà sempre tutto bene (è inevitabile!), ma “esserci” e “starci dentro” in questa nostra vita con uno sguardo diverso (che per me è lo sguardo del Vangelo: lo “sguardo credente”), è una gran bella cosa. Così come avere il coraggio di sorridere e di guardare la vita non sempre e troppo “seriamente” (da arrabbiati!), ma con un po’ di sana ironia ci farebbe molto bene.
In fondo, perché ci lamentiamo? I nostri vecchi dicevano: “Per ol tròp botép” (“Per il troppo buon tempo”)!
Certamente non è sempre così, ma il più delle volte …

don Angelo

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