letterina 20110409

L'affondo 

Elogio del silenzio

Ogni tanto fare silenzio dentro di noi e intorno a noi è una  necessità. Come respirare. Una necessità umana:per essere presente nel proprio mondo interiore tra le sue onde travolgenti. Una necessità sociale: per andare verso l’incontro con il mistero dell’ altro, al di là delle maschere,  le mie e le sue, per scoprire la sua bellezza originale. Una necessità psicologica: per mettermi in ascolto di me stesso, di tutte le mie energie vitali, delle voci contraddittorie, delle ferite nascoste, dei desideri repressi. Una necessità spirituale, per essere attento al passaggio del Signore nella mia vita. Infatti il suo passaggio è discreto, silenzioso, non si capta se non attraverso un silenzio vigile, come accadde ad Elia sul monte Sinai. Senza il silenzio vivremmo in esilio, lontani dal paese natale, lontani da noi stessi, dall’altro, da Dio, dalla società, per diventare vittime di quelle forze nascoste e folli che minano inconsciamente il nostro corpo umano.
Una sera , mi sono trovato in un taxi per le strade di Gerusalemme.
Nel cielo brillava una bella luna, come se ne vedono spesso a Gerusalemme durante l’estate. Improvvisamente il tassista, un musulmano, si ferma e mi dice: ”Padre, guarda lì! 
La  luna!Dio sia lodato! Che bellezza!”. Dopo un breve silenzio, prosegue:”Sai ho tre figli:fattura dell’elettricità, dell’ affitto, dell’acqua, le tasse. E’ cosi la nostra vita, non abbiamo il tempo per guardare la luna. Non la vedo da tre anni”.
Il silenzio è una necessità per contemplare gratuitamente la bellezza della creazione.    

Rafiq Khoury parroco di Bir Zeit in Palestina

 

Numeri telefonici dei sacerdoti dell’Unità Pastorale:

Don Lorenzo (Gromlongo) 035 540059 ; 3394581382.

Don Umberto (Barzana) 035 540012; 3397955650.
Don Paolo (Burligo) 035 550081.
Don Giuseppe (Palazzago) 035 550336 ; 3471133405.

 

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