letterina 20110514

L'affondo 

Segni dei tempi - segni dei luoghi

Viviamo in un “territorio” che non è  scenario asettico della vita cristiana bensì lo spazio in cui i cristiani ascoltano il mondo – gli uomini e le donne con le loro sofferenze, le speranze e le fatiche; il creato, l’ambiente e la terra... – perseguendo responsabilmente il bene comune insieme agli altri uomini ed esercitando la propria responsabilità. Il territorio è il luogo in cui i cristiani sono innestati nella comune vicenda culturale di un popolo e dove devono ogni giorno discernere i “segni dei tempi”, che spesso si manifestano anche come “segni dei luoghi”. E in questo territorio si vota, cioè si scelgono le persone che danno tempo e passione per farlo più bello e umano.  Proprio per questo è importante dire come la pensiamo, andando a votare, poiché, appartenendo alla città e alla società degli uomini, occorre essere soggetti responsabili. Non ci deve essere alcuna diffidenza o contraddizione rispetto all’appartenenza alla società e alla cittadinanza: si è realmente cristiani, discepoli del Signore Gesù Cristo, se ci si lascia ispirare dal Vangelo e se, attraverso l’istanza mediatrice della  coscienza, si da’ il contributo sotto la forma dell’azione politica la quale resta, come già diceva Pio XI, “il campo della più vasta carità”.
Come ha più volte ricordato anche Benedetto XVI, “la chiesa non è né intende essere un agente politico”, ma spetta ai cristiani un doveroso impegno in ordine all’umanizzazione della convivenza civile e alla realizzazione di una società sempre più segnata da giustizia, rispetto della dignità della persona, pace. Dunque per la chiesa vi è una funzione “mediata” nei confronti della società, soprattutto attraverso la purificazione della ragione e il risveglio di forze morali; per i fedeli laici vi è una funzione “immediata” nel partecipare in prima persona alla vita pubblica senza “abdicare – sono parole dell’enciclica Deus caritas est – alla molteplice e svariata azione economica, sociale, legislativa, amministrativa e culturale, destinata a promuovere il bene comune”.    

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