Giovedì 27 settembre c’è l’Assemblea parrocchiale d’inizio anno. E’ un appuntamento che troviamo in calendario solo da alcuni anni, ma che riveste un grande significato e che vorrei entrasse sempre più nelle tappe d’inizio anno pastorale. Quest’anno vi invito partendo da una storiella:
Erano sposati da cinquant'anni. Un giorno alla stazione si sedettero su una panchina ad aspettare il treno. Sulla panchina di fronte a loro erano seduti due giovani innamorati. I due anziani osservavano la giovane coppia in silenzio. Il ragazzo abbracciava la ragazza con tenerezza e la baciava con trasporto. L'anziana donna, con gli occhi che brillavano, sfiorò il marito con la mano e gli sussurrò: "Potresti farlo anche tu!". L'uomo la guardò sdegnato: "Cosa! Ma se non la conosco neanche!".
Ecco, la Parrocchia non “sta insieme” solo da 50 anni (per la precisione sono 668), ma ha bisogno del “trasporto di tutti”. Il tempo rischia certo di far sorvolare su alcuni aspetti significativi del vivere insieme. Allora è importante darci alcune occasioni per riprendere uno stile, una partecipazione, un sogno…per prendere la parola. L’assemblea parrocchiale non si propone come la bacchetta magica, ma come momento prezioso in cui, una famiglia, si racconta e si dice cos’è che la unisce e quale il cammino da fare. Sì, potresti farlo anche tu, perché la “sposa” non è seduta sulla panchina, davanti a te, ma è la realtà in cui vivi. E anche lei ha bisogno di te… Ci sarai?
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