Ho trovato una preghiera del cardinale Tolentino de Mendonça, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa che estendo anche a voi, preceduta da alcuni pensieri che lo stesso Cardinale esprime sulla pandemia.
“La vita non ama l'immobilità. È sempre un’illusione pensare che la vita possa rimanere una realtà chiusa o sospesa. La vita è un fiume: quando trova un ostacolo s’inventa un altro cammino... Questo tempo ci sta insegnando tanto. Prima di tutto ci ha mostrato in profondità la nostra vulnerabilità. Perché la rappresentazione del mondo, che era dominante prima della pandemia, si è mostrata in tutta la sua fragilità. Impariamo tanto quando ci riconosciamo fragili. Poi ci ha insegnato il primato della vita, ci siamo ricordati che la prima cosa da difendere è la vita e questa è un’esperienza fondamentale. Ancora ci ha mostrato l'importanza della famiglia e poi un concetto decisivo che è quello del dono di sé. Abbiamo visto negli ospedali, con i medici e gli infermieri e tutto il personale tecnico, ma anche in tanti altri ambiti in cui si lavora per assicurare le esigenze vitali minime di una società, come il dono di sé sia il vero fondamento della nostra esistenza”.
Ed ecco la preghiera:
Liberaci, Signore, da questo virus, e da tutti gli altri virus.
Liberaci dal virus del panico disseminato, che invece di infondere saggezza ci scaraventa impotenti nel labirinto dell’angoscia.
Liberaci dal virus dello scoraggiamento, che ci ruba la forza dell’anima, grazie alla quale si possono affrontare meglio le ore difficili.
Liberaci dal virus del pessimismo, che non ci lascia vedere che, se non possiamo aprire la porta, possiamo ancora aprire le finestre.
Liberaci dal virus dell’isolamento interiore che disgrega: il mondo continua a essere una comunità viva.
Liberaci dal virus dell’individualismo che fa ergere muraglie, e fa saltare in aria tutti i ponti intorno a noi.
Liberaci dal virus della comunicazione vuota a dosi massicce, che si sovrappone alla verità delle parole che ci raggiungono dal silenzio.
Liberaci dal virus dell’impotenza, poiché una delle cose più urgenti da apprendere è il potere della nostra vulnerabilità.
Liberaci, Signore, dal virus delle notti senza fine, poiché tu non smetti di ricordarci che tu stesso ci hai posto a sentinelle dell’aurora.
NON leggiamola soltanto: preghiamola spesso...
Gli Appuntamenti:
- Domenica 01 Novembre: Solennità di Ognissanti.
Ore 10.30: Cresima. Delegato del Vescovo: don Davide Rota.
Ore 15.00: Vespro al Cimitero e benedizione delle tombe. - Lunedì 02 novembre: Commemorazione fedeli defunti.
Ore 15.00 Cimitero: Celebrazione per Parroci e Sacerdoti defunti;
Ore 20.30 Chiesa parrocchiale: Celebrazione in ricordo dei defunti dell’ultimo anno (da novembre 2019 ad ottobre 2020). - Da Martedì 03 a Venerdì 06 novembre:
Ore 15.00 Celebrazione al Cimitero con itinerario di riflessione. - Venerdì 06, Primo del mese.
Ore 20.30 Adorazione Eucaristica. Invitati in modo particolare i genitori dei Sacramenti. - Sabato 07, ripresa catechesi ragazzi iscritti al sabato.
Ore 16.45 in chiesa parrocchiale: incontro iniziale gruppi catechesi e poi suddivisione nelle sale dell’Oratorio e della casa di Comunità).
Ore 18.00 Messa pre-festiva (viene quindi anticipata rispetto alle 19.00) - Domenica 8 novembre ripresa catechesi ragazzi iscritti alla Domenica.
Ore 09.15 in chiesa parrocchiale: incontro iniziale gruppi catechesi e poi suddivisione nelle sale dell’Oratorio e della casa di Comunità).
N.B. Continuiamo ad attendere alcune disponibilità di genitori per catechesi, igienizzazione, pulizie... come indicato all’iscrizione.
Ore 10.30 Celebrazione Eucaristica con ricordo Caduti.
Ore 11.30 Battesimo di Leonardo Ravasio.
- Anche a Burligo viene spostato l’orario della messa del sabato, anticipandola alle ore 17.00.
Dal mese di ottobre iniziamo con la nuova versione della preghiera del Padre Nostro, in modo da essere pronti per l’inizio dell’Avvento. Eccola:
«Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il Tuo nome,
venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti
come ANCHE noi li rimettiamo ai nostri debitori e
NON ABBANDONARCI ALLA tentazione ma liberaci dal male».